Dopo che a nulla sono servite petizioni, proteste di noti artisti e
manifestazioni di piazza e visto, da pochi giorni, l’inizio del
Festival Yulin, il Partito Animalista Italiano propone iniziative più
clamorose chiedendo l’incontro con l’Ambasciatore Cinese. In
particolare dalla mezzanotte viene annunciato il Boicottaggio degli
Animalisti ai Prodotti Cinesi sino al primo luglio, e cioè sino alla
fine del festival cinese.
LA STORIA
Il Festival della carne di cane di Yulin, città della Cina
sud-orientale, giunge quest’anno alla sua decima edizione. Non sono
bastate milioni di firme in tutto il mondo per mettere fine a quella
che si annuncia come l’ennesima mattanza di migliaia di cani. Il
festival è divenuto tristemente famoso anche per noti reportage
televisivi e a nulla, appunto, sono servite le proteste
internazionali, né le rassicurazioni del Governo cinese sulla fine
futura del festival. Il Partito Animalista Italiano ha quindi
incominciato iniziative più clamorose per far tornare alla cronaca le
mattanze che stanno avvenendo in Cina.
“Riteniamo che i consumatori abbiamo un potere enorme – sostiene
l’Avv. Cristiano Ceriello Presidente del Partito Animalista Italiano –
ed è spesso con l’influenza dei consumatori quale gruppo, singolo dopo
singolo, che si riescono a smuovere multinazionali, le economie e la
politica di una Nazione. Amiamo la Cina ed i cinesi per la loro
cultura, ma è arrivato il momento di incominciare azioni forti per
tutta la durata del festival di Yulin, chiedendo la fine di questo
tremendo evento che ogni anno uccide migliaia di animali innocenti”.
E’ per questo che oltre ad invitare i nostri simpatizzanti a scrivere
alla mail dell’ambasciata, riportando due semplici parole: “Stop
Yulin”, proponiamo a tutti gli animalisti italiani dalla mezzanotte di
boicottare i prodotti e negozi cinesi, almeno sino al primo luglio
(data in cui finirà il Festival di Yulin). O almeno sino a quando
l’Ambasciatore non ci riceverà per sentire le nostre ragioni.
Ambasciata a cui il Partito ha inviato questa lettera aperta:
“ LETTERA APERTA ALL”ON. AMBASCIATORE
DELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE
OGGETTO: Protesta contro il Festival di Yulin degli Animalisti
d’Italia e Richiesta di Incontro
Ecc.mo Ambasciatore,
Il Partito Animalista Italiano con il proprio Direttivo e, di sicuro,
a nome degli oltre 160.000 elettori che alle recenti Elezioni Europee
2019 ci hanno fatto diventare il decimo Partito d’Italia, avendo anche
contestato per via giurisdizionale come sia nostro diritto il
riconoscimento di un seggio nel Nuovo Parlamento Europeo e, comunque,
quali membri italiani del Movimento Europeo “Animal Politics EU” (il
quale conta in ogni caso già 3 parlamentari europei eletti in altri
Stati), con la presente intende esprimere le proprie proteste per
l’inizio della nuova edizione del festival della carne di cane di
Yulin.
Noi amiamo il popolo e la cultura cinese, le Vostre tradizioni ed
esempio di etica del lavoro, amore e rapporto che si è fatto e si farà
sempre più forte con i recenti accordi commerciali / culturali della
cosiddetta via della seta tra i nostri due Paesi.
Nonostante ciò crediamo che sia arrivato il momento anche di ripensare
alcune manifestazioni, avendo queste soli 10 anni di vita a fronte di
una cultura millenaria come la Vostra, che vanno contro l’etica e la
morale di noi esseri umani abitanti di questo pianeta, dove
animali-natura-uomini fanno parte tutti di una unica connessione.
Gli animalisti d’Italia hanno iniziato, non avendo sinora trovato
alcun reale ascolto, da questa mezzanotte un boicottaggio in Italia
dei prodotti ed esercizi cinesi sino al primo luglio (data in cui
finirà il Festival di Yulin). Quali consumatori e cittadini è sinora
l’unico modo per far sentire la nostra voce, ma siamo pronti a
terminarlo anche prima di questa scadenza ove ci fosse un Vostro
segnale ed un incontro in cui si potrebbe discutere, con le Vostra
Autorità, i reciproci punti di vista.
Confidando in un Vs. sicuro riscontro, nel frattempo, cogliamo
l’occasione per porgere i nostri cordiali saluti ed ossequi “.
Per la Campagna su Yulin, il Partito promuove anche 2 Hastag sui
Social Media: #BoicottareYulin e #StopYulin.