Lunedì 3 aprile, presso la Casa Circondariale “Pasquale Campanello” di Ariano Irpino (AV), si svolgerà per la prima volta l’evento di solidarietà “Celebrando la Risurrezione: Pranzo di Pasqua insieme!”. Promossa dall’Associazione Rinnovamento nello Spirito Santo – Regione Campania e Prison Fellowship Italia Onlus, con il patrocinio del Ministero di Giustizia, l’iniziativa intende dare (dopo gli ormai “consolidati” Pranzi di Natale negli Istituti penitenziari italiani), un respiro comunitario e solidale anche alla Santa Pasqua, per centinaia di fratelli ristretti che vivono la detenzione.
Gli ospiti d’onore saranno proprio i detenuti e le loro famiglie, ma anche le vittime di reato e i loro familiari che siederanno assieme a pranzo per gustare piatti gourmet preparati da chef di eccezione. A servire le diverse portate, i volontari di Prison Fellowship Italia Onlus e del Rinnovamento nello Spirito Santo, ma anche personaggi e volti noti del mondo dello spettacolo. Un’occasione, nel tempo pasquale, per portare gioia, speranza e, soprattutto, quell’abbraccio capace di ispirare una rinnovata fiducia nel futuro e nella possibilità di diventare persone migliori. Gli chef che metteranno a disposizione la loro arte culinaria per 250 detenuti saranno lo chef stellato Domenico Iavarone di José Restaurant a Tenuta Villa Guerra a Torre del Greco (NA), e Nunzio Carannante, chef di Villa Orsini, a Mirabella Eclano (AV).
Con noi ci saranno anche il Maestro panificatore Carlo di Cristo, il cantautore e inventore dell'”Ora d’aria colorata” (tour musicale per i detenuti delle Carceri italiane) Luca Pugliese e il comico (da Zelig, Striscia La Notizia e il Bagaglino) Enzo Costanza che si esibirà in uno spettacolo di cabaret e imitazioni. La testimonianza di Bartolomeo Mercuri, Presidente dell’Associazione “il Cenacolo”, arricchirà la giornata di solidarietà a sostegno delle persone in difficoltà. L’evento si concluderà con la Santa Messa presieduta dal Vescovo di Ariano Irpino Lacedonia Mons. Sergio Melillo, promotore entusiasta dell’iniziativa insieme al cappellano della casa circondariale Don Roberto Di Chiara. Anche le diverse comunità parrocchiali locali sostengono l’iniziativa. Come per tutti gli eventi promossi dalle Associazioni suddette, la finalità è quella di sensibilizzare la comunità civile all’incontro con gli ultimi per eccellenza: i detenuti, al fine di provare a “spezzare il ciclo del crimine”.