L’avvocato Massimo Passaro, portavoce de “I Cittadini in Movimento”, interviene sulle candidature in corso nel centrodestra per le elezioni regionali di novembre: “Sono state confermate le indiscrezioni sulle prossime elezioni regionali: l’ex sindaco, già espressione del Partito Democratico e successivamente presentatosi come civico, sarà candidato – o addirittura capolista – nelle liste del centrodestra. E’ un fatto che impone una riflessione seria sul significato di appartenenza, coerenza e rispetto per la storia dei partiti. Non si tratta di giudicare le persone, ma di interrogarsi su un modo di intendere la politica che sembra aver smarrito i propri punti di riferimento”.
“In molti sostengono che la politica sia fatta di compromessi, di accordi, di calcoli. Io credo, invece, che la politica – quella vera – sia fatta di idee, di coerenza e di rispetto per chi, negli anni, ha creduto in un progetto e lo ha difeso con impegno, senza chiedere nulla in cambio. Quando tutto questo viene messo da parte, resta solo la convenienza del momento, la ricerca di posizioni, la perdita di senso”.
“Oggi più che mai, i dirigenti dei partiti, i giovani, tutti coloro che ogni giorno lavorano sul territorio devono avere dignità. Devono prendere posizione davanti a queste scelte, anche a costo di rinunciare agli incarichi che ricoprono. Perché quegli incarichi – spesso frutto di commissariamenti e non di veri processi democratici – non rappresentano un privilegio, ma rischiano di essere una ferita alla loro stessa credibilità”.
“Molti candidati del centrodestra non riescono a ottenere grandi risultati elettorali non per mancanza di consenso, ma perché non hanno mai ricoperto posizioni di potere né avuto incarichi di rilievo, in una città e in una provincia come Avellino, da sempre governate dal centrosinistra. Eppure, sono stati proprio loro, negli anni, il presidio vivo dei partiti sul territorio. Senza queste persone, i partiti non sarebbero neppure riusciti a presentare le liste. E’ facile candidarsi in un partito sapendo di vincere; difficile è farlo in un partito che parte svantaggiato, sapendo che i voti si concentrano dove si gestisce il potere”.
“E oggi, nelle liste del candidato presidente, troveranno un uomo del centrosinistra che non conosce la storia del centrodestra, ma non troveranno le persone che in questi anni lo hanno realmente rappresentato sul territorio. Chi ha dedicato tempo, energie e passione, chi ha creduto nei valori e non nelle convenienze, oggi resta ai margini di un progetto che sembra non riconoscere più le proprie radici”.
“Ecco perché comprendo le urne vuote. La gente che lavora, che studia, che ogni giorno affronta sacrifici reali, non si riconosce più in una politica che ha smarrito la coerenza e dimenticato la dignità. Sono proprio queste scelte, queste logiche, ad allontanare sempre più i cittadini dal voto. Serve un sussulto di orgoglio, un atto di dignità collettiva. Serve il coraggio di dire che la politica non può essere solo calcolo e opportunismo, ma deve tornare ad essere servizio, coerenza, verità. Solo ritrovando quella dignità potremo riportare i cittadini alle urne e restituire valore alla parola Politica”.