Di Matteo Galasso
Sabato mattina è stato presentato ad Avellino il Comitato “Patto generazionale X l’Irpinia”, iniziativa promossa da Claudio Petrozzelli e Gabriele Uva, che punta a rigenerare la classe dirigente locale del Partito Democratico e a dare una voce più forte ai giovani, troppo spesso esclusi dai processi decisionali.
“L’idea nasce dalla necessità di trovare uno spazio che ci veniva negato”, spiega Petrozzelli, già amministratore nel comune di Cesinali e rappresentante al Comitato Europeo delle Regioni nella componente giovani del PSE. “Non vogliamo rottamare nessuno, ma portare nuove energie e intelligenze per rilanciare sia il partito sia il territorio”.
L’obiettivo del comitato è ambizioso: avvicinare i giovani alla politica e contrastare l’astensionismo, fenomeno sempre più diffuso in provincia. Petrozzelli denuncia una mancanza di partecipazione agevolata per i giovani iscritti e sottolinea di come sia “indispensabile avviare una rigenerazione della classe dirigente locale”.
Nonostante l’inizio promettente, Petrozzelli preferisce non sbilanciarsi sulle reazioni interne al partito per l’iniziativa. “Abbiamo notato interesse e curiosità da parte di tutte le componenti e speriamo che non prevalga un timore reverenziale”. Una posizione chiara: il comitato non nasce “contro qualcuno”, ma “per rafforzare il Partito Democratico sul territorio”.
Tra le proposte avanzate dal comitato spiccano temi strategici come il contrasto allo spopolamento, la lotta al lavoro precario e la salvaguardia delle risorse idriche. Petrozzelli non stabilisce una scala di priorità, ma riconosce che queste questioni hanno assunto un’importanza crescente. “Non vogliamo limitarci a parlarne, ma proporre soluzioni concrete e visioni per il futuro”. Il fenomeno dello spopolamento, in particolare, rappresenta una ferita aperta per l’Irpinia, con giovani che lasciano il territorio in cerca di opportunità altrove. Questo, secondo il comitato, non può più essere ignorato. “Dobbiamo creare le condizioni per trattenere le nuove generazioni, garantendo lavoro stabile e infrastrutture adeguate”, aggiunge Petrozzelli. La salvaguardia delle risorse idriche, invece, si inserisce in un contesto più ampio di tutela ambientale e gestione sostenibile del territorio, temi che il Partito Democratico, secondo il comitato, deve mettere al centro della propria agenda.
Nel panorama politico locale, poi, la prospettiva di un commissariamento del Partito Democratico provinciale non lascia indifferenti. Petrozzelli, tuttavia, rimane cauto: “Un commissariamento non è mai un segnale positivo per la salute del partito. Bisogna procedere il prima possibile verso un congresso ad Avellino, per iniziare a costruire un’alternativa credibile alla sindaca Nargi”.
Sulle vicende di tesseramento a San Martino Valle Caudina, Petrozzelli chiede maggiore attenzione: “Servono controlli per tutelare il partito stesso. Sono certo che i vertici nazionali sapranno decidere al meglio”. Non manca un appello a ritrovare dialogo e unità, considerando i cambiamenti nazionali introdotti dalla segretaria Elly Schlein.
Un tema delicato è quello della partecipazione democratica all’interno del partito, un aspetto su cui il comitato intende insistere con forza. “La politica deve tornare ad essere uno spazio inclusivo, capace di ascoltare le istanze dei territori e tradurle in azioni concrete. Se questo non accade, il rischio è che la disaffezione cresca ulteriormente”.
Per il comitato, il focus rimane sulle problematiche locali: “La nostra priorità sono i temi che riguardano l’Irpinia. C’è tempo per affrontare altre questioni”.
Un ultimo messaggio di Petrozzelli riecheggia l’intento di questa iniziativa: ristabilire il primato del partito sui candidati, rafforzando il ruolo delle idee e dei valori nel rinnovamento politico. “Siamo nati per dare risposte a un territorio che merita una politica all’altezza delle sue sfide”.
Il Comitato “Patto generazionale X l’Irpinia” rappresenta un esperimento politico che guarda al futuro con determinazione. Non si tratta solo di rinnovare i volti, ma di cambiare il metodo, riportando al centro la partecipazione e l’ascolto. Un approccio che punta a risolvere problemi concreti e a costruire un modello di politica più vicino alle esigenze della comunità.
“La nostra è una sfida collettiva”, conclude Petrozzelli, “una sfida che richiede coraggio e visione. L’Irpinia ha bisogno di speranza, ma soprattutto di azioni concrete. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”.
Nei prossimi mesi, il comitato si propone di avviare una serie di iniziative sul territorio, coinvolgendo associazioni, giovani e amministratori locali per tradurre gli otto punti programmatici in proposte operative. L’obiettivo è chiaro: trasformare l’energia del Patto generazionale in un movimento capace di lasciare il segno nella politica irpina e oltre.
Questa nuova stagione politica potrebbe segnare un punto di svolta per il Partito Democratico in Irpinia, offrendo una risposta concreta a chi, troppo spesso, ha sentito di non avere voce nelle scelte che riguardano il proprio futuro. Il Patto generazionale si presenta dunque come una scommessa da seguire con attenzione, in un momento in cui la politica, mai come ora, ha bisogno di rigenerarsi per tornare a essere credibile.