Per immaginare di partire con i lavori a inizio 2026, il progetto della piattaforma logistica avrebbe dovuto essere già pronto e il bando pubblicato. La verità è che, al momento, non c’è ancora nulla di concreto”. Luigi Simeone, segretario della Uil Irpinia-Sannio, non nasconde le sue perplessità su un’opera considerata strategica per lo sviluppo della Valle dell’Ufita, per la cui realizzazione è previsto un finanziamento di circa 120 milioni di euro proveniente da fondi Fesr. Il cantiere dovrebbe partire un anno prima dell’avvenuto completamento della linea ferroviaria ad Alta Capacità Napoli-Bari.
“Questa tipologia di opera ha un senso se viene realizzata in un tempo congruo, così come l’Alta Velocità. Se, per fare un esempio, arrivano i treni e poi, dopo sei anni, le merci, servirà davvero a poco. Il rispetto dei tempi è un aspetto fondamentale: si sta parlando di sviluppo, di nuovi insediamenti industriali, non è possibile improvvisare. Se oggi – insiste Simeone- ci fosse stato un bando si sarebbe potuto ipotizzare, al netto di lungaggini e ricorsi, di arrivare ad un affidamento nel giro di 7-8 mesi.
Ma, purtroppo, non è così, e ci tocca aspettare e sperare in un’accelerazione dei processi”. Per essere davvero funzionale al nuovo processo di sviluppo del territorio che si sta lentamente avviando, la piattaforma ha bisogno di una serie di infrastrutture “accessorie”, a partire dalla Lioni-Grottaminarda che, inglobando il traffico della A2, garantirebbe una porta d’accesso per i camion privilegiata e, sicuramente, più agevole delle attuali arterie.
L’Alta Velocità/Capacità, di cui la stazione Hirpinia sarà parte integrante, dovrà invece garantire un numero rilevante di treni per lo scambio gomma-ferro. Un mosaico che stenta però a completarsi. Il segretario della Uil Irpinia-Sannio invita a dare un’occhiata alla vicina Benevento, “dove le istituzioni e la politica hanno fatto quadrato e la piattaforma logistica è davvero una certezza. Certo, parliamo di un’opera meno complessa. Lo scalo merci insiste in un’area Asi, sotto il binario del treno. Gli spazi sono molto più circoscritti e ci sono da gestire solo problemi di viabilità. In ogni caso son arrivati al traguardo, e questo deve farci riflettere”.
Anche il segretario della Cisl Irpinia-Sannio Fernando Vecchione guarda alla vicina Benevento. “La politica è chiamata a parlare un’unica lingua e a trovare la strada giusta, indipendente da colori e appartenenze. Il Comune, la Provincia e la Regione devono muoversi nella stessa direzione: nel Sannio lo hanno fatto, in Irpinia ancora no”.
Per Vecchione la piattaforma logistica è un’opera di fondamentale importanza per dare nuovo slancio all’intera provincia. “Nella Valle dell’Ufita operano realtà industriali importanti, come il Pastificio De Matteis, il polo del freddo e l’ex IIA. La realizzazione della piattaforma logistica, e quindi di un’area di scambio intermodale ferro-gomma delle merci a servizio delle aziende, diventa fondamentale per rendere ancora più competitivo il settore produttivo.
Non dimentichiamo che quell’area rientra anche nelle Zone economiche speciali (ZES), e può quindi contare su una serie di agevolazioni e incentivi a sostegno di nuovi investimenti. Il contesto è molto favorevole – osserva Vecchione – e perdere quest’opportunità sarebbe gravissimo. Il ministro Piantedosi, anche nel corso dei suoi ultimi incontri in Irpinia, ci ha sempre rassicurato sull’opera, ma è chiaro che ora bisogna accelerare”.