Il primo incontro pubblico, l’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa non lo farà in città, ma a Solofra. Mercoledì mattina sarà infatti ospite dell’associazione Solofra Libera, un’associazione a carattere politico- culturale. Con l’ex sindaco ci sarà il direttore dell’emittente radiofonica ‘Raffaella Uno’ Raffaele Ingino, e insieme ripercorreranno le tappe della carriera politica di Festa, fin dai suoi esordi con il partito dei Verdi e a seguire con il suo passaggio, turbolento e tormentato con il Pd. Un’esperienza politica infine archiviata in favore della definitiva (almeno per il momento) scelta civica, con la nascita della lista Davvero (tra l’altro lista con la quale è stato eletto in Provincia un consigliere comunale di Solofra, Gabriele Buonanno).
E se il ‘debutto’ pubblico di Festa dopo la scarcerazione del 18 settembre scorso (dopo oltre 150 giorni di domiciliari a causa delle accuse dell’inchiesta, ancora in corso, Dolce Vita) avviene a Solofra, potrebbe essere proprio per ragioni politiche: tra un anno, o poco più, si dovrà votare per le Regionali e il nuovo attivismo politico dell’ex fascia tricolore si può leggere come un inizio di campagna elettorale. Un primo passo grazie al quale potrà anche valutare le reazioni e l’atmosfera del mondo politico provinciale, che ad ogni tornata di elezioni regionali riesce a portare a Palazzo Santa Lucia una media di 4 o 5 consiglieri. E se, come sembra, nessuno riesce a mettere sul tavolo un’alternativa credibile per scalzare De Luca dalla poltrona di governatore, allora sarà anche più facile trovare lo spazio necessario per essere della partita. E per quanto riguarda la lista Davvero, il segnale che qualche manovra politica sia già in corso è stato già lanciato mercoledì scorso al Comune di Avellino, quando durante le votazioni per i presidenti delle commissioni consiliari permanenti, i consiglieri Festiani (quelli di Davvero e della lista gemella Viva la Libertà) hanno ricevuto l’ordine di scuderia di votare in maniera difforme dai consiglieri alleati della lista SiAmo Avellino di Laura Nargi. Anzi di votare proprio contro. Una mossa che alla fine non ha ‘causato danni permanenti’, visto che i due presidenti indicati dalla sindaca sono stati comunque eletti (Luigi Mattiello alla Commissione Cultura e Fabio Liberale alla Commissione Urbanistica), ma che ha agitato un po’ le acque dell’intero consiglio comunale: quelle della maggioranza che regge la sindaca; quelle del Patto Civico che l’appoggia (con i 4 consiglieri supportati da Livio Petitto, consigliere regionale dei Moderati e Riformisti, anti-De Luca, e da Angelo Antonio D’Agostino, sindaco di Montefalcione e commissario provinciale di Forza Italia); e anche le acque della stessa minoranza consiliare, causando finanche le dimissioni di Antonio Gengaro da coordinatore del Campolargo: pur essendo un tesserato del Pd, Gengaro è area Schlein, che qui ad Avellino è area minoritaria, e si scontra puntualmente con le decisioni prese dagli altri quattro consiglieri comunali del Pd (Enza Ambrosone, Nicola Giordano, Luca Cipriano e Ettore Iacovacci). Durante quelle stesse votazioni per le commissioni consiliari, i 4 del Pd e il consigliere del M5S Antonio Aquino, hanno votato in un modo, mentre Gengaro e i due consiglieri di Per Avellino, Amalio Santoro e Antonio Bellizzi, in un altro. Questo il variegato tavolo che si sta apparecchiando per gli elettori irpini delle prossime Regionali.