Si fa appello alla speranza, alla capacita’ dell’amore di salvare uomini e donne e restituire fiducia nel futuro il romanzo di Maria Rosaria Selo “Pucundria”. Domani mattina, alle 10, sarà l’autrice a presentarlo presso la sala teatro del Carcere di Bellizzi. A confrontarsi con l’autrice la vicedirettrice Maria Rosaria Casaburo, il vicedirettore Samuela Scardino, il comandante di reparto Tiziana Perillo, il magistrato di sorveglianza di Avellino Francesca De Mariniis, l’attivista per i diritti Francesca Pascale, l’avvocato Giovanni Perna, presidente Comitato pari opportunità del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, Antonio Perni, dirigente sanitario e una rappresentanza di detenute. Modera Arcangelo Zarrella, Capo Area Trattamentale Casa Circondariale Avellino. Parteciperanno il Garante dei detenuti Carlo Mele e il direttore Ufficio Esecuzione Penale Esterna Marilena Guerrera. Il romanzo narra la storia di Marilena, agente penitenziaria e Teresa, detenuta, entrambi vittime di violenze che si incontrano in carcere, fino a stabilire un legame profondo, un senso di sorellanza che le aiuterà ad andare avanti. Ad unirle la pucundria, una nostalgia dolce amara che le aiuta a ritrovare verità e dignità.
“Il romanzo – spiega l’autrice – nasce da un’esigenza di cuore, dalla voglia di raccontare un’emozione, un luogo e le persone che lo abitano. Nasce da un sentimento, la pucundria, che ha preso forma in me nel momento in cui ho varcato i cancelli del carcere di Pozzuoli, purtroppo ora chiuso a causa del bradisismo, ma proviene anche da un odore, che desideravo far rivivere nel lettore attraverso le pagine di questa storia. Sono felice di aver pubblicato questo pezzo di cuore con Marotta&Cafiero editori, una casa editrice che rispecchia le origini di questa parola, facendo sì che il libro e l’autore si sentano davvero a casa e accompagnati in questo viaggio.



