Niente da fare: nessuno dei cinque quesiti referendari ha raggiunto il quorum necessario. La quota minima per rendere valida la consultazione era del 50%+1, ma in Italia l’affluenza è stata del 30%. Poco superiore la provincia di Avellino, con il 31%. Picco nella città capoluogo: ad Avellino ha votato il 37,27% degli aventi diritto. Rispedite al mittente le quattro richieste di abrogazione che riguardavano il mondo del lavoro e rispedita al mittente anche la proposta di ridurre da 10 a 5 anni il tempo di attesa per l’ottenimento della cittadinanza italiana.
Solo in quattro Comuni irpini si è registrata un’affluenza pari o superiore al 40%: si tratta di San Nicola Baronia (43,59%), Grottolella (42,17%), Salza Irpina (41,98%), Parolise (41,36%), Pratola Serra (40,22%) e Sorbo Serpico (40%), Subito sotto Villamaina (39,92%), Manocalzati (38,96%), Paternopoli (38,09%), San Potito Ultra (38,05%), Morra De Sanctis (36,95%), Montefredane (36,64%), Santa Paolina (36,17%). Al contrario, fanalino di cosa Senerchia, dove ha votato solo il 21,64% degli aventi diritto.