Frodi fiscali, nell’ultimo anno la Guardia di Finanza ha proposto in Irpinia sequestri per oltre 150 milioni di euro tra truffe sui fondi Covid, bonus edilizi e altro. E’ un anticipo dei numeri del bilancio complessivo dell’attività svolta nell’ultimo anno dal Comando provinciale di via Pontieri in vista del 251° Anno dalla Fondazione del Corpo.
Le celebrazioni per la ricorrenza si terranno domani mattina presso la sede del Comando Provinciale di Avellino, nel frattempo il Comandante Provinciale, Colonello Leonardo Erre, ha incontrato la stampa per fare un primo punto dell’attività svolta, anche alla luce dell’ultima operazione che ha portato a disarticolare un’associazione a delinquere dedita al riciclaggio dei profitti derivanti principalmente da frodi fiscali con base nel polo conciario di Solofra ma con ramificazioni in ambito nazionale.
“Siamo perfettamente in linea con le direttive nazionali – ha spiegato il colonnello Erre – e negli ultimi mesi ci siamo concentrati soprattutto sulle frodi fiscali legate all’emissione e all’utilizzo di fatture false, con operazioni significative che interessano in particolare l’area di Solofra.”
Oggi – ha spiegato ancora Erre – la criminalità organizzata non si manifesta più con la violenza ma agisce nel sottobosco economico confondendosi con l’economia reale ma inquinandola in quanto le sue condizioni sono più favorevoli rispetto a quelle degli operatori sani che abbracciano la legalità”.
Citando il direttore della Dia, il generale Michele Carbone, il Colonnello Erre ha evidenziato come “ormai il nuovo kalashnikov della criminalità è la fattura falsa”: “Conviene di più scovare chi c’è dietro a questi fenomeni, anche perchè è difficile separare contesti sani da attività illecite. Un percorso che va battuto in maniera più incisiva e che si aggiunge al nostro contributo in Prefettura nel gruppo Interforze per le misure interdittive antimafia”.
Tra i settori sotto la lente, anche quello dei bonus edilizi, sia per le ristrutturazioni che per il bonus facciate al 90%. “Si tratta – ha aggiunto – di ambiti su cui continueremo a lavorare con determinazione, perché sono stati purtroppo teatro di abusi strutturati e ricorrenti.”
L’operazione portata a termine proprio nella giornata odierna rappresenta un ulteriore tassello di un’inchiesta che ha colpito il cuore di un’organizzazione criminale dedita alla frode sistematica, sviluppata anche attraverso riciclaggio e autoriciclaggio. Tra gli indagati figura anche un dipendente delle Poste Italiane, a riprova del radicamento di queste reti fraudolente in contesti istituzionali e lavorativi.
Riguardo ai profili degli indagati, Erre ha indicato la presenza di imprenditori, alcuni dei quali con profili ritenuti affidabili. Accanto a loro, professionisti incaricati di predisporre gli strumenti per la frode. “Parliamo di imprenditori, spesso con profili apparentemente regolari, affiancati da professionisti compiacenti e da prestanome pronti a intestarsi società fittizie per poche centinaia di euro. È una struttura criminale che preferisce agire in silenzio, confondendosi nel tessuto economico sano, ma inquinandolo in profondità.”Riguardo ai profili degli indagati, Erre ha indicato la presenza di imprenditori, alcuni dei quali con profili ritenuti affidabili. Accanto a loro, professionisti incaricati di predisporre gli strumenti per la frode. In diversi casi, soggetti retribuiti per prestarsi come rappresentanti legali di società di comodo, spesso create e chiuse nel breve periodo. Le finalità, ha spiegato, andavano dall’evasione fiscale all’abbattimento dell’IVA, fino all’accesso indebito a contributi pubblici, tra cui quelli Covid.
Quanto alle cifre, il valore delle fatture false oggetto d’indagine è nell’ordine delle centinaia di milioni di euro. I sequestri – ha precisato – vengono proposti dalla Guardia di Finanza, ma poi valutati e autorizzati dall’autorità giudiziaria, secondo parametri di legge precisi.
“Il nostro lavoro è proporre il sequestro. Tocca poi al Pubblico Ministero e al GIP – sulla base di elementi concreti e tecnici – decidere in merito alla misura reale. Il dato certo è che la mole di sequestri già disposti e in fase di valutazione è elevatissima.” Le indagini proseguono e altre operazioni sono già in programma, nel segno di un impegno costante contro le frodi economiche e a tutela della legalità sul territorio.