Trasformare la mobilitazione dal basso in un’azione concreta, in una piattaforma di proposte. E’ la sfida lanciata nel corso dell’assemblea pubblica di Rione Ferrovia che ha riunito pendolari e associazioni per chiedere di restituire finalmente i treni alla città. Un’assemblea convocata all’indomani della raccolta di oltre 5000 firme per la petizione on line Ridateci il treno. Claudio Petrozzelli, tra i promotori, spiega che “I cittadini sono stanchi di promesse e attese senza fine. Il rilancio di Borgo Ferrovia non deve essere solo uno slogan per ottenere voti. Più volte è stata annunciata l’elettrificazione della linea ferroviaria ma il traguardo ancora non è stato raggiunto, oggi i lavori sulla Avellino Benevento sono fermi, la tratta Avellino-Salerno funziona fino a Mercato Sanseverino mentre la nostra ferrovia potrebbe essere importantissima per raggiungere Salerno, dati i problemi legati al Monte Pergola e collegare i campus universitari. La grande partecipazione di oggi dimostra che la richiesta di decine di associazioni e migliaia di cittadini non può più essere ignorata.
La mobilitazione non si ferma qui: nelle prossime settimane continueremo a tenere alta l’attenzione, anche organizzando altri momenti pubblici per approfondire gli aspetti tecnici e condividere proposte concrete.
Ribadiamo la nostra disponibilità a un incontro con le istituzioni e con RFI per avere finalmente un confronto chiaro e trasparente sul futuro della mobilità su ferro nella provincia di Avellino”. A partecipare all’incontro anche alcuni rappresentanti del mondo della politica, da Maurizio Petracca che annuncia per il 2026 la fine dei lavori dell’elettrificazione, dopo una serie di ritardi legati ai cantieri, a Vincenzo Ciampi che parla di una politica deficitaria di De Luca su questo fronte. “I lavori avrebbero dovuto terminare nel 2021”




