La situazione delle casse comunali di Avellino è talmente grave che il commissario prefettizio Giuliana Perrotta chiede aiuto ai residenti: questa mattina è stato diffuso un “Avviso alla cittadinanza” con il quale il Comune si rivolge a cittadini, professionisti, associazioni del territorio… affinché contribuiscano al risanamento dell’Ente destinando al Comune il 5 per Mille. “Si rivolge un appello alla sensibilità dei cittadini che non hanno ancora provveduto a destinare la quota del 5 per mille, affinché scelgano di devolverla in favore di questo Ente per il miglioramento dei servizi sociali locali. Una particolare sollecitazione viene rivolta ai professionisti del settore (commercialisti, Caf, ecc…) per il raggiungimento del miglior risultato possibile”.
RISCHIO DISSESTO: TAGLI ‘LACRIME E SANGUE’
Parallelamente è entrata già in piena operatività la squadra prefettizia capitanata dalla dottoressa Perrotta. Non a caso hanno incontrato innanzitutto i revisori del conti e hanno messo mano al Rendiconto 2024 (quel documento contabile bocciato nell’ultimo consiglio comunale dell’era Nargi): ed evidentemente la situazione dei conti è apparsa subito allarmante, tanto da dare il via ad una operazione che definire ‘lacrime e sangue’ è pure poco. Le casse del Comune di Avellino sono talmente disastrate che la commissaria Perrotta ha già iniziato ad effettuare una ‘spietata’ operazione di tagli. Tagli rigorosi per poter evitare una dichiarazione di dissesto che sarebbe ancora più devastante. tagli urgenti con l’obiettivo di raggiungere nell’immediato un risparmio effettivo di diversi milioni di euro.
IL PREZZO DELLE SCELTE POLITICHE DI IERI LO PAGANO I LAVORATORI DI OGGI
Un prezzo da pagare per fare fronte alle spese azzardate fatte negli ultimi anni: scelte che erano state fatte dalla politica giustificandole con la volontà di tenere viva una comunità (con spettacoli e manifestazioni), nonostante le reali possibilità economiche dell’Ente fossero ridotte al lumicino. Un ‘sacrificio’ imposto ieri alle casse comunali che oggi devono pagare singoli lavoratori e singole categorie professionali (fornitori di servizi e operatori commerciali). Oggi si arriva alla resa dei conti. Ma la ‘forza’ del commissario prefettizio Perrotta sta proprio in questo: potrà evitare la dichiarazione di dissesto senza dover pensare al consenso elettorale. Tutte le decisioni che prenderà, e che sta già prendendo, devono rispondere solo ad una fredda e cinica ragione tecnica, numerica: far quadrare i conti. Anche a costo di dover tagliare stipendi di dirigenti o dipendenti comunali, o di dover bloccare nuove spese per eventuali eventi estivi. Gli stipendi ‘a rischio’ sono per esempio quelli dei dipendenti che erano stati assunti nell’ultimo anno con contratti a termine, oppure quelli dei dirigenti nominati più recentemente e non ancora perfezionati. La tagliola di Perrotta ha già iniziato a produrre i primi risultati: le prime decine di migliaia di euro di risparmio che sono però solo la punta di un iceberg che dovrà azzerare costi e spese per milioni di euro.