Rsa Guarino, in attesa del giudizio di merito l’11 luglio 2023 si registrano ancora problemi nella struttura residenziale solofrana. Durante un incontro tenutosi il 30 maggio tra i rappresentanti sindacali e il Presidente dell’ASP, Antonio Guacci, erano stati affrontati nodi cruciali per la gestione tra cui il calendario feriale, l’organizzazione dei turni di lavoro e l’uso dei telefoni cellulari sul posto di lavoro. Purtroppo, nonostante l’intesa raggiunta durante l’incontro la dirigenza “Guarino” non avrebbe rispettato i propri impegni, costringendo i lavoratori a richiedere un incontro urgente per la tutela dei loro diritti.
La UIL Trasporti, sindacato che rappresenta i lavoratori della Casa Albergo “Guarino”, esprime profonda preoccupazione per il mancato rispetto degli accordi aziendali da parte della struttura sanitaria. Durante la riunione era stato concordato che sarebbe stato creato un calendario predefinito per il periodo estivo, garantendo a ciascun lavoratore due settimane di ferie tra metà giugno e metà settembre. Inoltre, era stato concordato che i lavoratori potessero scambiarsi i periodi o le settimane di ferie previa comunicazione ai responsabili aziendali. Purtroppo, ad oggi, il calendario feriale non è ancora stato fornito, violando i termini stabiliti e causando incertezza e disagio tra i dipendenti.
Un altro punto critico affrontato riguardava l’organizzazione dei turni di lavoro. Nonostante si fosse deciso di apportare modifiche ai turni a partire dalla settimana del 18 giugno, l’azienda non ha ancora provveduto a effettuare tali cambiamenti, creando una disparità di trattamento tra i lavoratori. È importante sottolineare che la Casa Albergo “Guarino” aveva l’obbligo di regolarizzare la situazione a partire dal 1° giugno, ma finora non ha rispettato tale impegno.
“La questione riguarda la mancanza di applicazione in materia di calendario ferie e turni di lavoro”, spiega Michele Caso, segretario generale della UIL Trasporti. “Al momento”, continua il sindacalista, “non abbiamo ricevuto risposte alle richieste inviate per ottenere un confronto con i vertici della struttura”.
La fine delle criticità sul piano della gestione della Rsa Guarino potrebbe arrivare dall’esito del giudizio di merito previsto dinanzi al Tar prevista l’11 luglio, data in cui sarà discusso il il ricorso presentato dal cda contro la revoca delle autorizzazioni disposta dalla Regione Campania sui rilevi mossi dal Consorzio dei servizi sociali Ambito 5 dal Consorzio rappresentato dall’avvocato Dario Gioia alla base dei provvedimenti di revoca delle autorizzazioni sia per la Casa Albergo che per la Comunità tutelare per persone non autosufficienti. Nel primo caso e cioè per la Rsa vengono rilevate criticità inerenti alla “presenza di ospiti in sovrannumero, assenza di un coordinatore con requisiti al regolamento n° /2014, assenza di un’equipe professionale e mancatapredisposizione di piani individuali di assistenza, presenza di tutti gli operatori e mancata osservanza delle prescrizioni relative allo svolgimento cdel servizio. Mentre per la comunità tutelare si evidenzia “la presenza di di ospiti in sovrannumero, mancanza di predisposizione di progetti personalizzati e delle schede di ammissione redatte dal medico di Medicina generale, presenza di tutti gli operatori previsti e mancata osservanza delle prescrizioni relative allo svolgimento del servizio”.
Per il Tar di Salerno le criticità effettuate dal Consorzio appaiono corretti e conformi alla nomativa “come gli accertamenti compiuti dall’Asl in ordine alle condizioni sanitarie degli ospiti, dall’altro alla necessità chegli operatori professionali da inserire nella dotazione organica delle strutture siano posti alle loro dipendenze“. Ma il Tar aveva ritenuto opportuno disporre che il Consorzio effettuasse una nuova attività di verifica in contraddittorio con la parte ricorrente mirata al riscontro dell’eliminazione delle criticità. una verifica che sembrerebbe già stata effettuata e la documentazione sarebbe già stata inoltrata presso la segreteria della terza sezione del tribunale amministrativo per la celebrazione del giudizio di merito fissato il prossimo 11 luglio.
Una situazione di evidenti criticità quella della Rsa quella che emerge dall’ordinanza del Tar in linea con la missiva inviata della Direzione generale per le politiche sociali della Regione, al presidente e ai componenti del cda della Residenza Anziani, al Consorzio A5, al sindaco di Solofra e all’arcivescovo di Salerno, con cui veniva comunicato l’avvio del procedimento di attuazione dei poteri sostitutivi.
«A seguito di ulteriori segnalazioni anche anonime pervenute con riguardo alle assunte criticità ed irregolarità nella gestione della RSA, veniva richiesto all’Ambito dei Serviz Sociali A5 di riferimento in indirizzo di conoscere lo stato del procedimento avviato dal medesimo nei confronti della ASP Casa di Risposo” Fabrizio Guarino” per la revoca delle autorizzazioni al funzionamento dei servizi residenziali quale casa Albergo per persone anziane”.
La Regione specificava che la revoca dei provvedimenti di autorizzazione e di accreditamento per la “Fabrizio Guarino” è dovuta “a delle criticità ed irregolarità rilevate dall’Ambito A5 nell’esercizio delle funzioni di controllo e di vigilanza sulle attività e sui servizi erogati dall’Azienda”.
Decorsi i 30 giorni dalla comunicazione di avvio del procedimento di scioglimento del Consiglio di amministrazione avrebbe provveduto alla nomina, con decreto del Presidente della Giunta regionale della Campania, di un Commissario per la reggenza temporanea dell’Azienda in sostituzione. Per ora il commissariamento non c’è stato. Ma la Regione in base al regolamento del 22 febbraio 2013 “Riordino delle istituzioni pubblichedi assistenza e Beneficenza. Disciplina delle aziende Pubbliche di servizi alla Persona ” poteva disporre la revoca del cda. L’articolo 26 dispone “che i componenti del cda possano essere revocati dall’autorità che ha disposto la nomina”. Ora ci si chiede come mai la Regione abbia pensato di revocare l’autorizzazione e non di revocare i consiglieri di amministrazione tra cui da tempo ci sarebbero insanabili frizioni interne? Forse la sentenza del Tar potrebbe dare il via ad un commissariamento che metterebbe fine anche ad una disputa politica locale. Da tempo i contrasti all’interno del cda della Casa albergo Guarino sembrano riflettere, in modo identico, la contrapposizione in seno al consiglio comunale tra il gruppo dei democratici guidati dall’ex sindaco Michele Vignola e l’attuale amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Nicola Moretti. Nel consiglio di amministrazione è in atto da tempo una vera e propria contesa, che vede da un lato il presidente del cda Antonio Guacci espressione dell’ ex amministrazione comunale di Vignola e sostenuto dal consigliere monsignore Mario Pierro e dall’altro i consiglieri Antonio Aufero e Pantaleone Trasi che più volte avrebbero manifestato in alcune note ufficiali le loro perplessità sul piano amministrativo. Queste divergenze col tempo avrebbero prodotto ripercussioni anche sul piano della gestione della struttura che da tempo sarebbe alle prese con il malcontento delle operatrici.