Come già annunciato, ricusata a Sant’Andrea di Conza la lista “Mo basta” con Maria (Carmen) Vigorito candidata sindaco, ora continua la corsa in solitaria dell’unica lista presente, quella del sindaco uscente Gerardo D’Angola.
La candidata non più della partita ha così espresso le sue considerazioni:“Presentare una candidatura ad una competizione elettorale dovrebbe essere una delle cose più naturali da fare in democrazia. Purtroppo, ho imparato che non lo è. Non perché non sia stato apposto un timbro tra due fogli ma perché, per arrivare alla compilazione di quei fogli, ti ritrovi immersa in un mare di tensioni. Una selva di distinguo singolari che la scarsa abitudine delle comunità a condividere idee, visioni, progetti, a partecipare alla sua vita sociale e politica, fa diventare ostacolo alla democrazia.
Così, la mia lista, più che di un errore formale è stata vittima dell’attenzione dei suoi protagonisti, più alle “politiche” che alla “politica”. Sarebbe bastato un mestolo di mestieranza in più, un q.b. di idealismo in meno, un pizzico di cinismo a fine cottura ed il piatto sarebbe stato servito. Scavalcando anche le sedie spostate dai commensali».
Maria Vigorito continua:«Invece, per candidarmi ho voluto si chiarissero contenuti, progetti, condivisioni, partecipazioni. Si programmassero dialoghi tra la gente e non comizi sui balconi. Si parlasse di metodo e non di emergenze. Di unire e non di catalogare. Sarà stato così che, mentre i sogni si avverano, una firma scappa.
Così, grazie alla sottocommissione elettorale, ci ri-cosciamo con cucchiai di mestiere in meno ma pentole di contenuti in più. A qualcuno potrà sembrare strano ma non riesco ad esserne delusa.
Il metodo per un processo di cambiamento alla base della mia lista rimane tutto vero, perché fatto di sguardi lunghi e non di fiati corti. Quando hai mal di schiena, quasi mai la causa è nella schiena, molto spesso é colpa di un paio di scarpe scomode. Troppa classe dirigente in Alta Irpinia, come a Sant’Andrea, invece, si è affannata negli anni a costruire busti ortopedici e stampelle ma mai ha provato a cambiare scarpe. Ci rivediamo».