“Una sana follia che nasce dalla volontà di vedere i nostri borghi finalmente valorizzati”. Spiega così il sindaco Pompeo D’Angola la scommessa di candidare Sant’Andrea di Conza a “Capitale Italiana della Cultura” per l’anno 2027. “La realizzazione di questo sogno, ovviamente – spiega D’Angola – garantirebbe grandissime trasformazioni culturali, sociali ed economiche per i nostri territori. Stiamo per pubblicare l’avviso rivolto ad Associazioni, Enti e Università poter partecipare al progetto che dovremo presentare entro il 26 settembre. Sappiamo che è un sogno ma noi ci crediamo”. Nei giorni scorsi la presentazione della manifestazione d’interesse a partecipare alla procedura di selezione del titolo di capitale italiana della cultura. Da tempo l’amministrazione comunale, guidata da D’Angola, ha scelto di puntare sulla cultura come strumento di rilancio del territorio, dalla festa del libro alla rassegna teatrale di Sant’Andrea, fiore all’occhiello del cartellone estivo fino alle suggestioni di un centro storico che è un vero gioiello. “Sant’Andrea – prosegue D’Angola – ha sempre creduto che con le attività culturali si potesse raggiungere qualsiasi obiettivo, a partire dal rilancio del borgo sul piano sociale ed economico, vogliamo dimostrare che con la cultura si può vivere dignitosamente. Una sfida che si affianca a quella dell’accoglienza e dell’integrazione, dagli ucraini ai minori di rifugiati provenienti dal Nord Africa. Sappiamo bene come il titolo di capitale della cultura possa rappresentare una svolta, proprio come è accaduto con Procida e Matera con ricadute forti anche negli anni a venire”
A presentare la candidatura insieme a Sant’Andrea Acerra (Na), Aiello Calabro (Cs), Alberobello (Ba), Albano (Mt), Brindisi, Caiazzo (Ce), Fiesole (Fi), Gallipoli (le), La Spezia, Loreto Apuntino (Pe), Massa, Mazzarino (Cl), Morano Calabro (Cs), Pompei 8Na), Pordenone, Reggio Calabria, Santa Maria Capua Vetere (Ce), Savona, Taverna (Cz)