Si inaugura la stagione dei corvi, a due anni o poco meno dalla fine della legislatura. Non è la prima volta, comunque, che dalla parti di via Alcide De Gasperi, sede del municipio di Grottaminarda, vengono recapitate lettere anonime. Con messaggi denigratori nei confronti dei sindaci, oppure solo per mettere tensione alle varie amministrazioni che si sono succedute.
Ma, stavolta, è diverso: ne è arrivata una indirizzata al capo di gabinetto del primo cittadino, Marcantonio Spera. Francesco Maria Micciché, infatti, “con stupore”, è venuto a conoscenza di questa lettera anonima. Che è passata dall’ufficio protocollo e subito consegnata agli amministratori.
Negli ultimi mesi, di lettere di questo tipo ce ne sarebbero state almeno altre due. In Comune le bocche sono cucite. E nessuno si spiega la ragione di questo “tentativo di intimidazione” nei confronti dell’avvocato Micciché. Il quale, nonostante mantenga il riserbo più assoluto sulla vicenda, domani intanto porterà la lettera alla Digos di Avellino, ha un “sospetto” su chi possa essere l’estensore di questa “lettera calunniatoria e denigratoria”.
Micciché è l’ultimo arrivato nello staff di Spera. Perché proprio a lui è stata indirizzata la lettera anonima? Forse è un nuovo bersaglio per colpire, invece, l’amministrazione comunale? Il lavoro dell’avvocato Micciché, all’interno del Comune di Grottaminarda, tra non prevede compenso. Condizione richiesta proprio dal capo dell’ufficio del sindaco del Comune ufitano. E, per questo, si sta studiando la forma adeguata, giuridicamente quindi, insieme all’ufficio finanziario ed economico dell’ente comunale, il modo più giusto per metterlo in evidenza. Mentre l’intera amministrazione comunale di Grottaminarda ribadisce la propria “solidarietà” al nuovo capo dell’ufficio di gabinetto del sindaco.



