Le autorità italiane chiedano a quelle messicane di acquisire le registrazioni delle telefonate che Francesco Russo effettuò il 31 gennaio, dopo le 19 ora locale, alla municipalità di Tecaltitlan. E’ l’appello che lanciano da Napoli i familiari dei tre italiani scomparsi, Raffaele Russo di 60 anni, suo figlio Antonio e suo nipote Vincenzo Cimmino, rispettivamente di 25 e 29 anni.
“In quelle telefonate – dicono i familiari – fu detto al figlio di Raffaele che due italiani erano stati fermati dalla polizia locale, versione che poi invece le forze dell’ordine messicale hanno negato. Recuperare gli audio di quelle conversazioni sarebbe essenziale ai fini delle indagini sull’accaduto”.
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