Diventa l’occasione per riscoprire la figura di Scotellaro, in occasione del centenario della nascita di Rocco Scotellaro (1923-2023) e riaccendere l’attenzione sul Mezzogiorno il confronto promosso dal centro di ricerca Guido Dorso e dalla rivista “Critica Sociale”, in programma il 17 giugno, alle 18, alla chiesa del Carmine. Di “Scotellaro e la scoperta del Mezzogiorno” parleranno Massimiliano Amato, codirettore Critica Sociale, Nunzio Cignarella, Giuseppe Sarno, editore Critica Sociale, Generoso Picone, giornalista, Paolo Speranza, docente. A 100 anni dalla nascita e a 70 dalla morte si carica di un valore forte rilanciare la lezione di Scotellaro. Per troppo tempo dimenticato, ha indagato le condizioni di povertà del Sud, portando l’attenzione su una situazione drammatica.
Eletto sindaco di Tricarico nel 1946, partecipò attivamente all’occupazione delle terre incolte di proprietà dei latifondisti e fu tra i maggiori promotori della Riforma Agraria del Sud e in modo particolare della Basilicata
Sua caratteristica principale in ambito politico è la volontà di coinvolgere la popolazione per la soluzione dei problemi, come dimostra la fondazione dell’Ospedale Civile di Tricarico, nel 1947, realizzato con il contributo economico e umano dei cittadini.
Centrale nella sua poesia saranno temi come il riscatto politico e sociale della civiltà contadina, protagonisti sono i “cafoni”, pronti a rivendicare i propri diritti. La lirica diventa incalzante, sferzante, per certi aspetti epica, a celebrare l’ingresso nella civiltà del mondo meridionale.