L’ipotesi di andare al voto per le prossime elezioni regionali nel mese di luglio significherebbe mettere in moto, già dalle prossime settimane, la macchina elettorale.Un processo elettorale è qualcosa di estremamente complesso, che impone determinati tempi, modalità di confronto e dibattito, che richiede pieni spazi di agibilità democratica. Ci chiediamo come sia possibile questo mentre ancora tante attività nel Paese e nella Regione sono chiuse, mentre ancora ci sono restrizioni alla circolazione delle persone. Si tratterebbe, di sicuro, di una compressione molto forte dei tempi e degli spazi di discussione, della possibilità di rappresentare ai cittadini programmi, idee, e donne e uomini che li rappresentino. Non vorremmo che qualcuno pensasse a questa tornata elettorale come ad una pratica burocratica da chiudere rapidamente, piuttosto che un momento di confronto pieno ed agibile sulle prospettive delle nostre comunità. Votando a luglio, si ipotizza il 20 giugno come data di presentazione delle liste. In quali condizioni avverrebbe tale, delicatissimo adempimento, è sotto gli occhi di tutti.
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