E’ stata una sorpresa. Prima ancora di quando, all’inizio del mese prossimo, quando ci sarà la cerimonia di presentazione del murales di Augusto Daolio. E, infatti, di mattina , quasi alla chetichella, è venuto a omaggiare il compagno di centinaia di concerti, di palchi delle città in cui suonavano i Nomadi. Beppe Carletti è venuto a vedere l’omaggio di Grottaminarda, al suo amico, che ci ha lasciati troppo presto, e a quello di di tutti i fans della band di Novellara. Perché, come aveva già detto, tra i Nomadi e la cittadina ufitana c’è un legame speciale. Per via di un”passalla'” gridato da qualcuno sotto al palco, durante uno dei tanti concerti, erano gli anni settanta del secolo scorso, e ripetuto da Augusto, il front man del gruppo, mentre cantava”Canzone per un’amica”.
Perché tutto è cominciato da quella sera. Una specie di biglietto da visita: quando, ancora oggi, dal palco, Carletti e la sua band sentono quel grido di battaglia, sanno che ad ascoltarli ci sono quelli di Grottaminarda. Ma l’amicizia che legava una, allora, giovane generazione di grottesi ad Augusto Daolio è sempre forte. “E indissolubile” dice Renato Grillo che, insieme a Claudio Mascolini, di quella generazione fa parte ed ha commissionato ad un artista come Antonio Sena il murales sulla facciata di un quartiere popolare di Grottaminarda. E Beppe aggiunge: “Non potevo non fare visita a questo nuovo murales dedicato ad Augusto! Questa mattina, a Grottaminarda, sono venuto a complimentarmi con l’autore di questa bellissima opera, Antonio Sena di Napoli. I Nomadi sono molto legati a questo paese dagli anni ’80, esiste ancora un gruppo di fan, “Passalà”, che tiene viva la sua memoria”. Insieme a Beppe Carletti, ed al sindaco di Grottaminarda, Marcantonio Spera, c’era anche il parroco di Loreto don Paolo Volpe.