L’’Antimafia deposita nuovi atti nell’ambito delle indagini, che hanno portato a smantellare il gruppo di grossisti della droga, in particolare cocaina, sgominato da un’operazione condotta dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Avellino e coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Napoli e dalla Procura di Avellino.
Ieri mattina davanti ai giudici della X Sezione del Tribunale della Libertà si e’ celebrata l’udienza per discutere sull’istanza di annullamento della misura cautelare firmata dal Gip del Tribunale di Napoli Aufieri nei confronti di cinque indagati. In particolare le impugnazioni proposte dalla difesa del presunto capo del gruppo che riforniva le piazza di spaccio di Valle Caudina, beneventano, Valle del Sabato, Vallo Lauro e Avellino, Americo Marrone, della moglie e del nipote. particolare le impugnazioni proposte dalla difesa del presunto capo del gruppo Marrone e i suoi più stretti collaboratori, ovvero la moglie e il nipote, tutti difesi dal penalista Gaetano Aufiero. La difesa ha discusso sulle posizioni dei tre indagati, integrando gli atti con delle memorie. Ma i giudici del Riesame hanno aggiornato l’udienza a martedi’ prossimo.
L’inchiesta, coordinata dai sostituti procuratori Henry John Woodcock e Luigi Iglio della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha consentito di far luce su un sodalizio criminale ben strutturato, con base operativa ad Altavilla Irpina, dedito alla distribuzione di cocaina, hashish e marijuana.Secondo gli inquirenti, il gruppo criminale operava principalmente ad Altavilla Irpina e sarebbe stato capeggiato da Marrone, figura centrale nel traffico di droga, già arrestato e posto ai domiciliari da pochi mesi.
Nonostante la sua detenzione, Marrone avrebbe continuato a gestire le operazioni di compravendita di droga, mantenendo contatti con acquirenti all’ingrosso e impartendo direttive ai propri complici. I collegamenti con l’esterno sarebbero stati realizzati tramite l’utilizzo di telefoni cellulari e sim-card che la moglie, gli avrebbe consegnato durante i colloqui in carcere.>Gli uomini della Squadra Mobile sono riusciti a seguire le tracce del nipote di Marrone già arrestato nel marzo 2023 per spaccio, per arrivare all’intero gruppo. L’attività investigativa ha visto anche il sequestro di una somma pari a 252mila euro, rinvenuta occultata dietro un frigorifero nella casa di Marrone, all’epoca dei fatti già detenuto.