La tiktoker Rita De Crescenzo sa sempre come far parlare di sè. E anche stavolta i riflettori sono puntati su di lei. Sarà una strategia ben organizzata: in una torrida giornata di agosto ti provoco una bella tempesta social. Se poi attraversa gli ambienti politici, da destra a sinistra, meglio ancora. Il video, manco a dirlo, è virale: la tiktoker compare nella sede del Consiglio regionale, tra la bandiera nazionale, l’inno di Mameli, e assieme al consigliere regionale Pasquale Di Fenza ed al collega tiktoker Pasquale Napolitano. Sul video compare la scritta “Work in progress”: segnali di partecipazione alla prossima campagna elettorale, presumibilmente… Cosa già ventilata dalla De Crescenzo, del resto, dopo la vicenda Roccaraso.
La bufera mediatica è servita, attraverso duri commenti di condanna. Intanto Azione, il partito di riferimento del consigliere Di Fenza, prende subito le distanze: «La dirigenza regionale precisa che si tratta di un’iniziativa esclusivamente personale, estemporanea, incomprensibile e in alcun modo condivisibile.
Azione Campania prende le distanze da comportamenti che, pur nel rispetto della libertà individuale, non si riconducono a una linea politica fondata sul rispetto delle istituzioni e sulla collegialità delle scelte.
La coerenza, la trasparenza e la responsabilità istituzionale sono valori fondanti del nostro impegno.
La dirigenza si riserva di adottare i provvedimenti ritenuti opportuni, a tutela della comunità politica che rappresenta».
Giuseppe Annunziata, segretario metropolitano del Pd di Napoli, neanche le manda a dire, tra stupore, preoccupazione, per «un comportamento del tutto fuori luogo. Le istituzioni non sono un palcoscenico per contenuti social né uno sfondo utile ad accrescere visibilità personale, ma luoghi di rappresentanza democratica che meritano sobrietà e rispetto. Non è un richiamo sterile al decoro, ma una questione di consapevolezza del luogo e della sua funzione. Chi ricopre un ruolo pubblico ha il dovere di tutelarne la dignità, non di banalizzarne il valore. Utilizzare gli spazi istituzionali come fossero casa propria è il primo passo verso un progressivo decadimento della funzione democratica».
Gli fanno eco i consiglieri regionali Pd Bruna Fiola e Massimiliano Manfredi, per i quali «è inaccettabile che, ancora una volta, la sede del Consiglio Regionale della Campania venga trasformata in un palcoscenico per contenuti social di pessimo gusto. Il Consiglio Regionale è la casa di tutti i cittadini campani: va rispettato, non deriso». Altrettanto intollerabile, continuano, sventolare la bandiera italiana come si fa allo stadio. «Ci auguriamo che vengano chiarite al più presto le responsabilità di quanto accaduto, perché è un gesto che offende le istituzioni e mina la credibilità di tutti noi. E auspichiamo che nel prossimo Consiglio Regionale non ci sia più spazio per chi tratta le istituzioni come un palcoscenico personale, perché la credibilità delle istituzioni passa anche – e soprattutto – dalla serietà di chi le rappresenta» – concludono i consiglieri regionali del Partito Democratico.
il deputato campano della Lega e coordinatore del partito in regione Gianpiero Zinzii, non fa sconti:: «Praticamente Fico avrebbe già una coppia di assessori al Welfare degni della peggiore amministrazione di sempre. Non si possono svilire così le Istituzioni, mortificare i cittadini, umiliare il più alto senso civico che tutti noi abbiamo il dovere di manifestare con i fatti e non certo con una messa in scena del genere».