Potrebbe allargarsi con risvolti inaspettati ed inquietanti l’indagine sull’arresto di Suor Bernadette la 45enne indonesiana accusata dagli inquirenti di furto pluriaggravato: gioielli, monili d’oro ex voto custoditi nella curia vescovile di Ariano Irpino in provincia di Avellino.
A quasi un mese dall’arresto della madre Superiora e ristretta agli arresti domiciliari una residenza a Pineta Sacchetti a Roma, la Procura di Benevento è al lavoro da giorni per accertare se ad agire sia stata solo suor Bernadette, unica indagata al momento o altre persone che avrebbero circuito la madre Superiora. Per i magistrati inquirenti guidati dal Procuratore Gianfranco Scarf, non si tratterebbe di un semplice furto, ma di un caso molto più complesso di quello che appare.
Diverse le ipotesi su cui lavorano gli inquirenti. La prima è che dietro i clamorosi furti del prezioso oro motivo custodito nel palazzo vescovile non ci sia solo la mano di suor Bernadette che della stanza blindata era l’unica ad averne le chiavi, ma ci sia qualcuno che sia riuscito, ad ottenerle. Forse un un laico che frequentava abitualmente il seminario ottocentesco di Ariano irpino e capace di non destare sospetti.
Ma gli inquirenti non escludono, come seconda ipotesi, che la suora sia stata circuita da una banda di ricercatori specializzati dalla vendita di parte dei gioielli. Nei compro oro di Ariano Irpino e dei comuni limitrofi è stata ricavata un ingente cifra che suor Bernadette avrebbe trasferito in conti esteri attraverso dei bonifici effettuati con il suo documento personale. Ma i magistrati stanno accertando se su quei conti correnti avrebbero operato solo la Madre Superiora o anche altre persone che l’avrebbero aiutata a dirottare i soldi all’estero.
Intanto continua il censimento degli oggetti preziosi che sarebbero stati sottratti .Sarebbero 13 i chili di oro spariti, appartenenti a 10 parrocchie, finora dalla stanza della curia vescovile di Ariano Irpino per un valore che supererebbe il milione di euro”. Da chiarire, se ad agire sia stata solo suor Bernadeth, unica indagata al momento o altre persone dopo il caso esploso a Bonito.
E proprio in quest’ultimo Comune, nel santuario della Madonna della Neve, ad agosto scorso si era levata una forte protesta da parte della comunità per la sparizione degli ex voto. Fu denunciata la scomparsa di 54 gioielli, pari ad otto chili di oro che erano tradizionalmente collocati sul manto della Madonna. Mentre a Carife erano spariti dalle fasce sulla statua di San Rocco ben 36 ex voto in oro. Inoltre manca tutto il tesoro, pari a 5 chili d’oro rappresentato da collane, bracciali, gioielli, spille, orecchini e medaglioni, donato dalla Principessa Carolina Filangieri (1821-1895) alla chiesa di Sant’Anna di Savignano Irpino.