Ciclicamente si torna a parlare di terzo mandato. “Non esiste una ragione oggettiva per negare il terzo mandato. Lo considero un errore. Si toglie la possibilità di giudicare una persona. Devono essere i cittadini a dire se ha fatto bene o male”.
Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sul terzo mandato in una intervista al quotidiano La Verità. “Basta considerare il caso del presidente della Repubblica. Hanno deciso di superare il termine del settennato con la rielezione prima di Napolitano e poi di Mattarella.
Non ci sono più limiti nemmeno per il Quirinale”, osserva il governatore ed esponente della Lega, che si dice “stupito” dalla posizione espressa sul tema dal leader di Forza Italia, Antonio Tajani, e definisce “una follia perdere sia Zaia che Fedriga, visto il consenso che hanno”. E se Tajani cambiasse idea sul terzo mandato ottenendo lo ius soli? “Un motivo giusto non può mai legittimare una scelta sbagliata – risponde Fontana – Persino l’esito del referendum ha lanciato un messaggio molto chiaro: gli italiani non vogliono che vengano modificate le regole sulla cittadinanza. Non c’è nessun motivo per cambiare la legge attuale”.