Il governo è pronto a presentare oggi al Cdm il ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge regionale della Campania, che, di fatto, ha aperto la strada per il terzo mandato di Vincenzo De Luca. La norma campana votata in consiglio regionale lo scorso 5 novembre è osteggiata dalla leader dem Elly Schlein. La legge va impugnata al massimo entro il 10 gennaio perché la Consulta la recepisca e abbia tempo per dare un parere. Calderoli, esponente di spicco della Lega, raccontano, sarebbe pronto a presentarsi a palazzo Chigi con una soluzione aperta, per scongiurare strappi e favorire una scelta condivisa.
Intanto sulla questione interviene, attraverso un’intervista a ‘Repubblica’, il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana: “Trovo fuori luogo che si debbano porre dei limiti soltanto a alcune categorie di politici, soprattutto a amministratori locali, quando questi stessi limiti non vengono posti a deputati, senatori, ministri e presidenti del Consiglio. Perfino il presidente della Repubblica, nonostante in Costituzione venga fissata la durata del suo mandato, non ha limiti di rielezione.
E lo trovo giusto. È un’anomalia quella del limite al Terzo mandato e un errore del governo non intervenire”..”Sarò forse un illuso, un idealista; ma sono convinto che dietro a certe scelte debbano esserci ragionamenti politici nobili. Penso che solo valutazioni nobili debbano impedire un nuovo mandato di Luca Zaia e non le vedo, onestamente”, ha aggiunto Fontana, per cui, infine “una classe dirigente vera non si inventa, o sostituisce, in poco tempo”.
Ancora più diretto è Luca Zaia, governatore del Veneto. “L’ho fatto col cuore (il presidente di regione, ndr.) e se ho fatto bene o male lo giudicheranno poi i veneti, cui credo però di aver restituito l’orgoglio di vivere in una regione che durante i miei anni ha riguadagnato una certa reputazione a livello nazionale e internazionale. Una cosa che mi inorgoglisce perché ho lavorato a questo obiettivo sin dal mio primo giorno”, Così Zaia, in una lunga intervista all’emittente locale Rete Veneta.
”Sono sempre candidato a tutto, ma intanto io finisco questo mandato – ha risposto al direttore di Rete Veneta Luigi Bacialli che gli chiedeva del suo nome in riferimento al ministero dell’Interno – e solo dopo deciderò cosa fare. Una decisione che prenderò solo dopo che tutti gli altri avranno deciso che fare e anche in funzione di quello che accadrà nei prossimi mesi” ha aggiunto, lasciando intendere che il dibattito nel centrodestra per scegliere chi eventualmente guiderà il Veneto dopo di lui, non potrà fare a meno della sua voce in capitolo.