Tonno adulterato iniziati stamattina gli interrogatori dei 21 indagati coinvolti nell ‘inchiesta condotta dalla Procura di Trani. M.R, residente a Torre Le Nocelle ma originario di Villa Franca, ha risposto alle domande del gip Altamura del tribunale di Trani per oltre cinque ore, accompagnato dal suo avvocato Raffaele Tecce tramite videocollagamento dal carcere di Bellizzi Irpino. Durante l’interrogatorio di garanzia, l’accusato ha categoricamente negato le accuse, sottolineando che la sua attività si occupava di sicurezza alimentare e non di produzione. Gli altri indagati, sottoposti agli arresti domiciliari, hanno scelto di non rispondere.
Domani mattina sono previsti ulteriori interrogatori davanti al gup di Trani per i tre irpini sottoposti agli obblighi di dimora, difesi dagli avvocati Fabio Tulimiero e Nello Pizza. Complessivamente, sono 21 i soggetti indagati accusati di aver utilizzato sostanze che hanno causato oltre trenta intossicazioni alimentari, rendendo i prodotti nocivi per la salute. Le indagini si concentrano sulla sicurezza alimentare e sulle presunte violazioni commesse da queste persone.
Le accuse ipotizzate a vario titolo:associazione per delinquere finalizzata, tra l’altro, all’adulterazione di sostanze alimentari, frode nell’esercizio del commercio e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.
Secondo quanto riferito dagli organi inquirenti le indagini avrebbero consentito di documentare che il prodotto, prima della sua immissione in commercio, veniva decongelato e adulterato con sostanze non consentite, nello specifico nitriti e nitrati, al fine di esaltarne l’aspetto ed il colore, ma rendendolo, di fatto, nocivo per la salute dei consumatori.
A smascherare l’associazione a delinquere sono stati i Nas di Bari, coordinati dalla procura di Trani, al termine di un’inchiesta che conta 21 indagati tra titolari e dipendenti di due aziende ittiche di Bisceglie, di un laboratorio e di una società di consulenza di Avellino.