Nella mattinata di oggi, 10 dicembre 2025, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Salerno hanno eseguito 19 misure cautelari, tra custodia in carcere e arresti domiciliari, nei confronti di persone ritenute coinvolte in un presunto sodalizio dedito al traffico di cocaina e crack nel capoluogo e in diversi comuni della provincia.L’operazione è stata disposta dal G.I.P. del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura.
L’indagine ha riguardato 19 soggetti indagati, a vario titolo, per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e cessione di droga. Le misure cautelari si fondano su gravi indizi di colpevolezza emersi da attività investigative sia tecniche sia tradizionali, che hanno consentito di delineare con precisione la struttura e le modalità operative dell’organizzazione.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il gruppo operava prevalentemente nei quartieri di Salerno, nonché nei comuni di Pontecagnano Faiano e San Mango Piemonte.
Al vertice dell’associazione, secondo gli organi inquirenti, si colloca Mario Viviani, considerato capo promotore e coordinatore delle attività, che avrebbe gestito l’intera rete dalla propria abitazione nella zona di Ogliara, già sottoposta a regime di arresti domiciliari.
Tra i principali collaboratori figurano la compagna convivente, Lucia Franceschelli, ritenuta responsabile della gestione dei contatti e delle risorse economiche del gruppo, e il padre Crescenzo Viviani, che avrebbe svolto funzioni operative di supporto logistico. Un ruolo centrale sarebbe stato anche di Simone Memoli, incaricato delle forniture di droga, in collegamento con Gennaro Bucciano e Giuseppina Russo.
Le indagini hanno evidenziato la formazione di un secondo gruppo autonomo guidato da Vito Votta, ex membro dell’associazione, che a partire dal dicembre 2022 avrebbe organizzato una propria rete di spaccio con familiari nei territori di Pontecagnano Faiano, Bellizzi e Battipaglia.
I militari hanno documentato numerose cessioni di droga al dettaglio, con dosi comprese tra 0,3 e 0,5 grammi, vendute a circa 30 euro ciascuna.
L’attività ha portato al sequestro di oltre un chilogrammo di sostanze stupefacenti, all’arresto in flagranza di cinque spacciatori e alla denuncia di ulteriori due.
Le indagini hanno preso in considerazione anche la componente economica del gruppo. Gli investigatori hanno riscontrato un tenore di vita dei principali indagati non giustificato dai redditi dichiarati.
Dal 2019, la Procura ritiene che le spese di Viviani e Franceschelli sarebbero state sostenute grazie a proventi illeciti stimati in circa 1,2 milioni di euro annui.Sono stati sequestrati un immobile a Salerno, due terreni, arredi e beni strumentali, oltre a crediti fiscali per 498.500 euro, nell’ambito di una misura finalizzata alla confisca allargata .