Comunicato stampa – Vincenzo Ciampi (consigliere regionale M5S Campania). La tragedia di Mercogliano ci richiama tutti ad un impegno responsabile rispetto alle nuove generazioni. Il dramma della famiglia del giovane ucciso va rispettato, ad essa va il mio cordoglio: ora ci serva da monito.
Un dramma che ci impone una nuova attenzione sull’influenza della mentalità malavitosa nella società irpina. Comportamenti e modelli sbagliati possono cancellare la solidarietà nei piccoli centri; mentre la stessa dimensione di gioventù, come fase della formazione personale, si risolve nello sterile spirito di emulazione e sopraffazione.
La criminalità organizzata – lo dicono le inchieste della Procura in questi mesi già materia di processi in svolgimento -, è un vero tarlo di questa provincia, che ancora facciamo fatica a metabolizzare per creare i necessari anticorpi. Inaccettabile è la sottovalutazione da parte delle amministrazioni locali che, anzi, confondono le serate in strada a base di spritz con le politiche culturali.
Droga e microcriminalità sono gli strumenti della camorra per controllare spazi sul territorio e nell’economia locale. Una malapianta che deve essere combattuta con gli strumenti investigativi della magistratura e le giuste contromisure in chiave preventiva delle forze dell’ordine.
Ma serve anche la presenza forte della scuola e di tutte le agenzie sociali per sostenere le famiglie e per individuare le sacche di sottocultura (a cominciare dal fenomeno dell’evasione scolastica) che stanno minando la convivenza civile. Penso alle occasioni positive ignorate dalle istituzioni: laboratori artistici, associazioni sportive e di volontariato, parrocchie e associazionismo culturale; tutte esperienze di cui è ricca l’Irpinia, ma spesso senza sostegni e finanche senza spazi pubblici in cui agire. Su questi temi vanno segnalate le colpevoli assenze della politica che governa le nostre comunità.
La tragedia di Mercogliano è quella del ventenne che ha perso la vita, della sua famiglia e dei suoi amici, ed è la tragedia di una provincia e di una città senza politiche di inclusione sociale e culturale.