Non nasconde il suo entusiasmo Pietro Mitrione, alla guida dell’associazione InlocoMotivi, nel leggere del progetto vincitore della Summer School ‘Building the Future’ dedicata ai giovani appassionati di Europa, che chiama in causa proprio l’Avellino Rocchetta. Un treno che viaggia sulle linee ferroviarie inutilizzate per portare il servizio sanitario alle popolazioni che vivono lungo i binari. Un treno di dottori che, attraverso delle fermate fisse con un programma settimanale, raggiunga la popolazione locale con servizi medici erogati direttamente a bordo del treno. Una sfida promossa da TELT insieme al Collège des Ingénieurs, ed intitolata a Mario Virano, primo direttore generale della società italo-francese incaricata di realizzare la sezione transfrontaliera della Torino-Lione. Nicolò Caruso, Davide Centin, Alessandro Chionne e Jonathan Di Paola.
La giuria, formata da Marzia Giacoia, responsabile Sviluppo Sostenibile di TELT, Alissa Bauer, Innovation Consultant del Collège des Ingénieurs e Francesco Trovato, CEO di Paperbox, ha ritenuto che la challenge avesse tutte le componenti di un progetto sostenibile e innovativo: visione, analisi degli stekeholder ed una efficace presentazione dell’idea. Il gruppo vincitore presenterà il proprio progetto durante un evento alla presenza dei manager delle imprese internazionali che lavorano alla realizzazione della sezione transfrontaliera
“Certo, sorprende – spiega Mitrione – che quest’idea sia stata partorita lontano dalla terra irpina. E’ un progetto ambizioso che ci fa comprendere come la battaglia condotta per salvare la ferrovia Avellino Rocchetta non sia stata vana. Ora c’è bisogno di un impegno forte da parte di tutti. Se altri hanno pensato di investire su questa ferrovia per rilanciare le aree interne, guardando a quei paesi lontani da ospedali e presidi sanitari, è il segno che l’Avellino Rocchetta rappresenta un patrimonio da salvaguardare. Ora si tratterà di capire se si tratta di un’idea praticabile, chiamando in causa Rfi ma soprattutto l’Asl che potrebbe coordinare questo servizio di visite mediche e screening, perchè è chiaro che perchè un progetto del genere si realizzi c’è bisogno di medici. Un’idea che rilancia anche l’idea a cui lavoriamo da tempo, riattivare la linea per fini commerciali, mettere la ferrovia al servizio della popolazione. In queste settimane la stessa linea è oggetto di lavori inseriti nell’ambito dei fondi del Pnrr, 535 milioni stanziati per rilanciare le ferrovie storiche. Anche questa progettualità come il Doctor Train potrebbe rientrare in uno dei finanziamenti del Pnrr, una volta accertato che si tratti di un progetto realizzabile”