Svelato il costo dei murales che sta realizzando l’artista Jorit a Quattrograna: 100mila euro. Questa la cifra che ha impegnato il Comune di Avellino e che, tra l’altro, sarà pagata in toto nonostante le facciate da pitturare si siano ridotte da tre a due. Il costo, e la ‘variante in corso d’opera, si evincono dalla determina protocollata pochi giorni fa dal dirigente del settore Cultura, Francesco Tolino. La storia dell’ingaggio di Jorit risale alla passata amministrazione comunale, con Gianluca Festa sindaco e Laura Nargi vice: con una delibera del dicembre 2023 vennero fissati gli indirizzi “in merito all’acquisizione delle opere di street art da commissionare ad un artista di fama nazionale e internazionale”. Il successivo 19 febbraio 2024 venne ufficializzato l’affidamento del servizio alla Fondazione Jorit, per un importo di 82.500 euro oltre Iva (per un totale di 100.650 euro, “per l’esecuzione di tre murales di grandi dimensioni su immobili pubblici”. Il successivo step burocratico riguarda l’attuale amministrazione Nargi: l’8 novembre 2024 viene consegnato “il verbale di avvio dell’esecuzione del servzio”, e il 25 novembre 2024 “viene sottoscritta la lettera negoziale tra le parti” e lo stesso giorno “viene consegnato il verbale di avvio dell’esecuzione”. E si arriva alla determina dirigenziale di questi giorni, con la quale “si prende atto che uno degli edifici sui quali era prevista la realizzazione dell’installazione artistica di street art rientra nell’ambito dell’intervento di riqualificazione in corso (‘Lavori di riqualificazione Quattrograna-subcomparto 4’)”. Riqualificazione ancora non completata che “implica una serie di lavori significativi sulla struttura, che comprendono anche la ristrutturazione della facciata esterna dell’edificio in questione. Pertanto, l’utilizzo dell’edificio prescelto per l’esecuzione del murale è, ad oggi, oggettivamente precluso a causa dei lavori in corso”.
LA TRATTATIVA
Una situazione evidentemente non prevista al momento della stipula del contratto, e che ha visto Comune e artista tornare al tavolo delle trattative: il Comune ha dovuto prendere atto, e comunicare a Jorit, che i lavori di riqualificazione prevedono modifiche strutturali “che rendono impossibile l’accesso o l’intervento sulla facciata, almeno fino al termine delle operazioni”. E così, “in seguito a un confronto con l’artista, si è valutato di adattare il progetto, anche al fine di ottimizzare i tempi di realizzazione, concentrando le due originariamente previste su edifici separati, su un unico edificio; questa soluzione consente di non compromettere l’intervento artistico, mantenendo inalterata la qualità, rispettando al contempo le esigenze operative legate ai lavori in corso. In questo modo si garantisce la continuità del progetto di street art senza interferire con i lavori di riqualificazione e si facilita la gestione complessiva delle tempistiche e delle risorse”.
IL COSTO DEI DUE PONTEGGI E IL RITARDO NELLA REALIZZAZIONE DELL’OPERA
A proposito di risorse: “Dall’offerta presentata dalla Fondazione Jorit – si legge nella determina firmata dal dirigente Tolino – sono esclusi i costi per il noleggio dei ponteggi necessari alla realizzazione dei murales. Per la realizzazione di tali opere di street art, con determina dirigenziale del 25 ottobre 2024 è stata affidata la fornitura di 2 ponteggi e posa in opera a una ditta di Napoli per l’importo di 4.700 euro oltre Iva al 22%; e con determina dirigenziale del 5 novembre 2024 è stata affidata la fornitura, per un mese, di un generatore Mosa ad una ditta di Atripalda per 720 euro oltre Iva, per un importo complessivo di 878,40 euro”. Nel frattempo si prende atto del fatto che “la realizzazione dei murales prevede tempi maggiori rispetto alla tempistica stabilita per la fornitura del ponteggio e del generatore”, e quindi nel corso della trattativa il Comune ha ottenuto che “in considerazione della semplificazione operativa derivante dalla realizzazione dell’opera su due edifici, in luogo dei tre inizialmente previsti, la fondazione Jorit ha ritenuto di assumere direttamente a proprio carico i costi delle forniture di ponteggio e generatore, oltrepassanti i 30 giorni” e cioé la Fondazione Jorit provvederà a proprie spese a coprire i costi aggiuntivi rispetto a quelli pattuiti, per il noleggio del generatore e del ponteggio, per tutto il tempo necessario alla realizzazione dei murales.