Poco più di dieci anni fa nasceva Un’ora d’aria colorata, la tournée gratuita di Luca Pugliese nelle carceri. Era il gennaio 2013 quando il cantautore irpino varcò le mura di uno degli istituti detentivi più affollati d’Italia per portare sollievo morale e spirituale a circa mille uomini che avevano un debito con la società civile. A novembre 2014 era di nuovo nella Casa circondariale di Secondigliano, già reduce da ben dieci tappe in altrettanti istituti di detenzione.
A oggi, il cammino musicale del nostro Johnny Cash nelle carceri d’Italia prosegue ancora. Oltre a Napoli (Secondigliano, Poggioreale), anche Roma (Rebibbia, Regina Coeli), Milano (Opera, San Vittore), Benevento, Foggia, Sant’Angelo dei Lombardi, Ariano Irpino hanno spalancato le loro porte inviolabili, più e più volte, alla musica liberatrice di Luca Pugliese. La sua “ora d’aria colorata”, in accordo con quella che per il poliedrico artista campano è l’imprescindibile missione sociale dell’arte, è anzitutto un monito al rispetto della dignità della persona. «La dignità dell’uomo – dice – è un diritto universale che non ammette deroghe, e l’arte è un diritto di tutti. La musica è aria dipinta. Portare un po’ della mia musica in luoghi dove tutto è troppo poco, troppo buio e troppo stretto, mi rende e mi fa sentire utile al mondo».
Lunedì 8 maggio, alle ore 15.00, Pugliese terrà il suo trentesimo concerto in un istituto di detenzione. A ospitare la sua musica sarà la Casa circondariale femminile di Pozzuoli. L’evento, fortemente voluto dalla direttrice del penitenziario, dottoressa Maria Luisa Palma, e dall’educatrice Adriana Intilla, sarà il suo primo concerto tra le mura di un carcere femminile.
Pugliese si esibirà da one man band (voce, chitarra, percussioni a pedale), vale a dire con la session live che proprio a partire dalla tournée carceraria si è consolidata come quella da lui preferita. Avrà al suo fianco anche una special guest: la cantante e attrice Carolina gentile, interprete dei brani Venere e ‘O core mio della celeberrima fiction televisiva Mare fuori, ambientata in un carcere minorile.
Al cuore del vasto e coloratissimo repertorio offerto da Pugliese alle detenute – un repertorio che mette in dialogo pezzi autografi, tra cui il gettonatissimo Corri corri, brani del migliore cantautorato italiano e classici della canzone napoletana e sudamericana – ci saranno anche alcune tra le più belle canzoni di Franco Battiato rivisitate in chiave acustica. Quanto a queste ultime, vale la pena ricordare che Luca Pugliese, con lo spettacolo di canzoni e parole E ti vengo a ricercare, è stato il primo a mettere in scena, in duo con il critico musicale Dario Salvatori, un format interamente dedicato a Battiato. Avviato nel 2021, a pochi mesi dalla scomparsa del cantautore siciliano, il progetto è tuttora in corso.