Come si svilupperà la verifica di maggioranza è ancora un punto interrogativo: la sindaca Laura Nargi deve sciogliere un intricato puzzle politico alla luce del riequilibrio interno determinato dalla fuoriuscita dai due gruppi festiani di quattro consiglieri: Nicole Mazzeo, Vincenzo Picariello, Michele Lombardi e Antonio Cosmo. La verifica politica interna, che potrebbe portare ad un rimpasto di giunta, è ufficialmente partita lunedì scorso, dopo l’ufficializzazione in consiglio comunale del nuovo gruppo ‘Coraggio per Avellino’: la sindaca ha preso atto delle buone intenzioni manifestate dai 4 ‘coraggiosi’, ma ha anche aggiunto che questo non basta, e che bisognerà portare avanti più approfondite consultazioni interne prima di poter dichiarare conclusa la crisi politica.
IL BATTESIMO DEL NUOVO GRUPPO E LE PAROLE DI NICOLE MAZZEO
Per capire qualcosa di più delle strategie politiche in atto, potrebbe essere utile leggere le parole pronunciate ufficialmente in Aula dalla consigliera Mazzeo (nominata capogruppo dei ‘coraggiosi’): “Il 10 maggio si è ufficialmente costituito un nuovo gruppo consiliare, di maggioranza, ‘Coraggio per Avellino’. Il nuovo gruppo nasce dall’esigenza forte di dare una svolta al percorso amministrativo cominciato circa 10 mesi fa. Noi consiglieri Mazzeo, Picariello, Lombardi e Cosmo, ci siamo uniti in un gruppo consiliare indipendente e autonomo, per imprimere un cambiamento tangibile nell’azione amministrativa. Autonomo nelle scelte e nelle decisioni. Il nostro è un approccio costruttivo e concreto, in uno spirito di responsabilità e che si traduce in una convinta adesione alle linee programmatiche approvate all’inizio del mandato e per affiancare il sindaco Laura Nargi“.
I SEGNALI CONTRASTANTI DAI GRUPPI FESTIANI
Nelle intenzioni, quindi, il nuovo gruppo nasce per mettere un freno alla guerra interna che nelle settimane e nei mesi scorsi si era scatenata dal fronte festiano contro la stessa sindaca: i 4 lasciano la barca degli “oppositori interni alla maggioranza’ e dicono di voler “imprimere un cambiamento tangibile nell’azione amministrativa”. A questo punto quello che rimane dei festiani potrebbe limitarsi a prendere atto di questo cambio di passo e “rimettersi in riga”, limitando le polemiche ‘anti-Nargi’ e ritrovando una più armoniosa convivenza amministrativa. Il difficile è ora declinare questo nuovo corso con passaggi politici “visibili”, come potrebbe essere un rimpasto di giunta. A meno che la reazione festiana non sia, al contrario, quella di continuare sul filo della contrapposizione: nei fatti i segnali arrivati dai festiani sono stati contrastanti, perché da un lato hanno assecondato la richiesta di Nargi ritirando i propri emendamenti al Bilancio, dall’altro hanno dichiarato pubblicamente di non essere d’accordo sull’accantonamento del project financing sul nuovo Stadio Partenio Lombardi.