Valle Ufita. Ci avviciniamo con molte speranze, e qualche cautela, all’appuntamento di venerdì prossimo, 24 febbraio, quando si vedranno i soci azionisti di Industria Italiana Autobus per decidere dell’ aumento di capitale. Che, sicuramente, ci sarà, o almeno si va in quella direzione. Si ragiona, invece, sulla cifra che si vuole investire: 25 milioni di euro. Oppure sarà qualcosa in meno?
I sindacati , e i lavoratori dello stabilimento flumerese, sono concordi, comunque, su una cosa: che, l’assemblea che si farà tra tre giorni, sarà un passo in avanti della vertenza. E solo quella cifra potrà risollevare le sorti della Iia. Anche se, di passi in avanti, da anni se ne parla. E la vicenda torna sempre al punto di partenza.
Una ricapitalizzazione meno profonda servirà a dare soltanto una boccata di ossigeno ai lavoratori. Senza risolvere nulla, però. Ma, da qualche giorno, è un’altra notizia a tenere banco. Come ci ha anticipato l’rsu in fabbrica della Uilm, Lello Colello, e come il nostro giornale ha ripreso, si sono fatti avanti i fornitori dell’azienda che vanterebbero crediti per forniture precedenti. Evidentemente non ancora saldate. E questo ritarderebbe la ripresa. Quindi una parte, anche minima, della ricapitalizzazione servirà a pagare le aziende creditrici.
“Alcune di queste- dice ancora il rappresentante delle tute blu- hanno fatto già qualche decreto ingiuntivo, perché non pagate da parecchio tempo”. Mentre già si pensa ad un nuovo viaggio verso Roma, con sit in davanti al Mimit, sperando che la politica, quella a livello più alto, possa intervenire. Perché gli operai, e i sindacati, non hanno perso ancora le speranze di tornare all’ex Irisbus, ma davvero siamo arrivati “alle battute finali, come hanno ripetuto, in più occasioni nelle ultime settimane”.
Intanto è arrivata , in valle Ufita, la convocazione per operai e sindacati il prossimo 1 marzo.