AVELLINO – “Lascio dopo quattro anni alla guida del comando provinciale dei vigili del fuoco di Avellino. Quattro anni nei quali abbiamo affrontato emergenze e superato importanti questioni di organizzazione interna”: Mario Bellizzi ha salutato questa mattina colleghi e giornalisti e ha simbolicamente ceduto al suo successore il distintivo a strappo della mimetica con la scritta ‘Avellino’. La nuova comandante è l’architetto Maria Angelina D’Agostino: “Per me – ha detto D’Agostino – è un piacere e un onore insediarmi al comando di Avellino. Sono contenta perché so che è un bel comando, di cui ho sempre sentito parlare bene, anche perché il mio predecessore ha dato il suo contributo a farmi trovare una situazione ben strutturata. Cercherò di dare il mio contributo, con senso di responsabilità”. Ha già un’idea delle principali criticità su cui sarà impegnata? “Conosco abbastanza il territorio avellinese. So che ci sarà da lavorare sul fronte del rischio idrogeologico. Ho avuto modo in queste ore di accennarne con il comandante Bellizzi, ma ora dovrò senz’altro approfondire la questione. Di sicuro assicurerò il mio massimo impegno su questo fronte e sugli altri di competenza dei vigili del fuoco del comando provinciale di Avellino”.
BELLIZZI: “PER ME E’ QUALCOSA DI PIU’ DI UN SEMPLICE AVVICENDAMENTO BUROCRATICO”
L’ingegnere Mario Bellizzi assumerà ora il comando dei vigili del fuoco di Benevento: “Quello di questa mattina è un avvicendamento di prassi, ma per me assume un valore particolare, perché per quattro anni ho avuto l’onore di dirigere il comando dei vigili del fuoco della mia città. Lascio questo comando a circa quattro anni dal mio insediamento, il 14 dicembre 2020. Il nostro incarico è triennale ed ho usufruito anche di un anno di proroga alla fine del mandato. Ma quello che è un passaggio programmato, per me rappresenta qualcosa di più. Avellino è la mia città. Il comando di Avellino è quello in cui sono cresciuto. Ho trascorso qui 19 anni anni, 15 da funzionario e 4 da dirigente. Quindi un fiume di ricordi e di sensazioni, che partono dalla sede vecchia di via Annarumma e poi dal 2006 in questa nuova sede demaniale di via Zigarelli. Ero già in servizio quando ci fu l’incendio alla Irm di Manocalzati, uno degli incendi più impegnativi, che durò una settimana, fu chiusa l’autostrada, vennero evacuate diverse famiglie, ci furono problemi anche dal punto di vista ambientale… Ero funzionario quando ci fu la tragedia di Acqualonga, con la caduta del pullman dal viadotto di Monteforte. Ero funzionario quando ci fu l’emergenza del 2012 ma soprattutto come funzionario ho partecipato per conto del comando di Avellino a tutte le più importanti emergenze sismiche nazionali a cominciare dal terremoto delle Marche del 1997, il terremoto dell’Aquila del 2009, dell’Emilia nel 2012, nell’Italia Centrale nel 2016 fino al terremoto di Ischia del 2017. Per me Avellino ha significato un punto fondamentale nella mia formazione professionale da vigile del fuoco, quindi non posso che essere grato a questo comando”.
CARENZA DI PERSONALE QUALIFICATO: AUTISTI, CAPISQUADRA E CAPIREPARTO
“In questi 4 anni da comandante avevo trovato una situazione abbastanza deficitaria dal punto di vista dell’organico, una situazione di criticità a 360 gradi perché avevamo carenze in ogni qualifica: sia nel personale amministrativo, sia tra gli ispettori antincendio e soprattutto nell’ambito del personale operativo, con carenze di autisti e di capisquadra e capireparto. A distanza di quattro anni abbiamo colmato la carenza dal punto di vista del personale amministrativo. Ora per fortuna siamo a pieno regime, anche per quanto riguarda gli ispettori antincendio, dove prima avevamo zero unità ora ne abbiamo cinque e quindi siamo nel piano della dotazione organica. Quella che purtroppo resta, anzi si è ulteriormente aggravata, è la carenza del personale autista, dove siamo circa al 40% di carenza e anche il personale qualificato di capisquadra e capireparto, siamo nell’ordine del 27%. Quello che sicuramente va rilevato, e di questo sono contento, è che nonostante questa forte carenza, in questi 4 anni, nonostante situazioni di criticità dal punto di vista interventistico, non ultimo quello che abbiamo affrontato questa estate con gli incendi boschivi, con più di 4500 ettari di vegetazione bruciata, circa mille interventi dei vigili del fuoco solo per incendi boschivi, nonostante tutto non abbiamo avuto in questi 4 anni infortuni di lavoro significativi. E questo è sicuramente un elemento positivo da segnalare, perché sapete quando c’è una carenza di personale e il personale è sotto stress e sotto sforzo, il rischio che qualcuno si faccia male è molto alto. Noi siamo stati attenti e abbiamo adottato tutte le misure di tutela necessarie. Quindi il bilancio da questo punto di vista è estremamente positivo”.
IL PERICOLO DI CHIUSURA DEI DISTACCAMENTI
“Tante cose avrei voluto fare da comandante di Avellino, purtroppo ci siamo dovuti misurare con una carenza di organico tale che l’ordinario era molto più importante del resto. Garantire ogni giorno un dispositivo di soccorso idoneo a garantire la protezione di una intera provincia non era facile. Dovevamo evitare per quanto possibile la chiusura dei distaccamenti. Ci siamo riusciti con estrema difficoltà, a volte ricorrendo anche a delle partenze ridotte, ma questo ci ha consentito di ridurre al minimo le occasioni di chiusura dei distaccamenti. Perché chiudere un distaccamento di una realtà come la provincia di Avellino, una realtà interessata dalla Dorsale Appenninica, dove i collegamenti e i tempi per raggiungere i vari distaccamenti, avrebbe creato diverse criticità. Siamo stati attenti. Abbiamo richiesto un notevole sforzo al personale operativo. Alcuni qualificati, capisquadra e capireparto, hanno dato la propria disponibilità, per evitare queste interruzioni, addirittura a fare da autisti anziché capi-partenza proprio per garantire la continuità del nostro dispositivo di soccorso. A loro sono grato, così come sono grato a tutto il personale: operativo, gestionale, informatico e soprattutto ai signori funzionari”.
A ricevere il testimone è ora l’architetto Maria Angelina D’Agostino. Questa la sua carriera fino ad oggi: ha iniziato nei vigili del fuoco del comando di Vercelli, dove, subito dopo il suo arrivo, si è dovuta fronteggiare l’esondazione del Po, che nell’anno 2000 ha interessato i territori del Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, determinando ingenti danni. Successivamente trasferita al comando di Benevento ha svolto attività di prevenzione incendi ed ha partecipato attivamente alle operazioni di soccorso e di verifica degli edifici per l’emergenza del sisma dell’Aquila in Abruzzo, nonché al sisma del Pollino in Calabria. Ha prestato poi servizio al comando di Campobasso impegnandosi in svariate attività tra cui la formazione per il personale specializzato in topografia applicata al soccorso e la gestione del Nucleo cinofilo regionale del Molise.
E’ stata nominata primo dirigente del corpo nazionale dei vigili del fuoco nel 2017 e da quella data ha svolto servizio presso la direzione regionale vigili del fuoco del Molise, coordinando il sisma del Molise del 2018. Trasferita poi al comando di Benevento ha svolto il ruolo di comandante gestendo l’emergenza Covid-19 e nel contempo garantendo l’attività di soccorso ai cittadini in questo critico momento storico. Ha svolto poi anche attività di relatrice in diversi convegni e seminari sul tema della prevenzione incendi. Dal 2021 è dirigente della prevenzione e sicurezza tecnica presso la direzione regionale della Campania dove si è occupata di attività a rischio rilevante e ha coordinato l’attività di efficientamento energetico delle sedi dei vigili del fuoco della Campania, oltre a pubblicare articoli scientifici sul tema della sicurezza. E’ stata docente ai corsi nazionali di ingresso per la carriera di ispettori antincendi e componente di commissioni di concorso a carattere nazionale per l’assunzione di funzionari direttivi biologi e per il passaggio al ruolo di capo squadra. Da oggi 30 settembre è incaricata di ricoprire l’incarico di comandante di Avellino.