Maxi trasferimento dal carcere di Avellino dopo la missione punitiva ai danni di un detenuto napoletano che ora versa in fin di vita nell’ospedale Moscati di Avellinio Un raid durante il quale due agenti della Penitenziaria sono stati aggrediti.
Stamattina la risposta della Polizia Penitenziaria e dell’amministrazione delle carceri che ha disposto il trasferimento di una cinquantina di carcerati della cosiddetta «alta sicurezza», operazione coadiuvata da un massiccio servizio di ordine pubblico predisposto dalla Questura di Avellino e al quale hanno preso parte Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. I detenuti sono stati dislocati in diverse case circondariali del territorio.
Intanto, ieri sono arrivati al carcere di Avellino diverse unità del Gruppo operativo mobile (Gom), che andranno a supporto del personale, per gestire le criticità che si stanno registrando ormai da giorni nell’istituto irpino sfociati in gravi episodi di violenza. L’ultimo in ordine di tempo avvenuto il 22 ottobre, quando alcuni detenuti hanno sequestrato due agenti penitenziari su cinque presenti in servizio, immobilizzandoli , ferendoli e sottraendo loro le chiavi delle celle. Con queste, i detenuti sono entrati in un’altra cella per pestare brutalmente un detenuto, riducendolo in fin di vita.