Un amico praticamente di sempre, collega architetto, batterista sin da ragazzino, fine disegnatore, si è spento martedì 8 dopo breve malattia. Non ci credo ancora, soltanto giorni prima eravamo seduti sul divano del suo salotto a Lapio con altri amici a parlare di ‘varia umanità’, discorsi apparentemente a vuoto, ma che riempivano invece un vuoto, una esigenza di approfondire che non è più di questo secolo. Nei giorni che intercorrevano tra un incontro e l’altro riempiva il suo sito di gustose ed eleganti vignette polemiche sulla vita di paese che odiava ed amava.
Chi riempirà quelle tavole di straordinari progetti di architettura, chi i bozzetti polemici, quelle “pasquinate” graffianti, chi suonerà quella batteria nel suo teatrino personale, sedicesimo del teatro storico dei Iannino imprenditori teatrali da oltre un secolo?
Aldo Vella