“Va effettuata l’approvazione definitiva – inizialmente prevista entro luglio scorso – di quest’ultimo, quale momento ineludibile di rilancio dell’economia nel Sud Italia, anche in vista del piano di investimenti legati agli accordi per la coesione”.
“È necessario che la struttura di missione Zes della presidenza del Consiglio dei ministri adotti misure correttive, nel solco dei principi di efficacia ed efficienza amministrativa, per superare le criticità rilevate nella fase di avvio della gestione del Piano strategico Zes unica. In particolare, va effettuata l’approvazione definitiva – inizialmente prevista entro luglio scorso – di quest’ultimo, quale momento ineludibile di rilancio dell’economia nel Sud Italia, anche in vista del piano di investimenti legati agli accordi per la coesione”.
Così il Collegio del controllo concomitante della Corte dei conti ha condotto sullo stato di avanzamento del Piano strategico Zes unica, che definisce la politica triennale di sviluppo della Zona economica speciale (Zes) per il Mezzogiorno, istituita a gennaio 2024 con il decreto legge Sud, per le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. “Al Piano, che individua – anche in modo differenziato per Regione – settori da promuovere e rafforzare, investimenti e interventi prioritari per lo sviluppo (compresi quelli di riconversione industriale per la transizione energetica), si affiancano due pilastri operativi, i crediti di imposta e la S.U.D. Zes”, si legge in un comunicato della Corte dei conti.