Cirielli apre a Festa, D’Ercole chiude nettamente al primo cittadino avellinese. La coalizione di Centrodestra c’è, l’unità di pensiero forse un po’ meno. Ma andiamo per gradi. A margine dell’inaugurazione della sede provinciale di Fratelli d’Italia, che ha visto la presenza anche del viceministro agli Affari Esteri Edmondo Cirielli, quest’ultimo aveva quantomeno teso una mano al sindaco del capoluogo: “Il sindaco è un civico. Molti della sua amministrazione hanno sostenuto Fratelli d’Italia e il deputato Rotondi alle elezioni. Il sindaco di Avellino è una persona perbene. Non si è schierato con nessuno. È una cosa positiva di cui dobbiamo ragionare. Dobbiamo mettere in campo candidati autorevoli, però prima è necessario avere dei partiti radicati sul territorio, che immagino dialogheranno con tutti”. Salvo poi concludere con un mezzo passo indietro: “Detto questo, non mi sento di intromettermi nelle comunali. Non è giusto. È il partito del territorio a decidere che cosa è meglio per la città“. Ed è a questo che si è aggrappato 48 ore dopo il vicecommissario di Fratelli d’Italia Giovanni D’Ercole, che ha ribadito la contrarietà a un accordo: “Non mi sembra che fino ad ora qualcuno abbia espresso la volontà di giungere ad un accordo (con Festa nda). Lo stesso sindaco va avanti per la sua strada, senza tentennamenti, con il chiaro intento di riconfermare l’assetto che lo ha portato alla vittoria 4 anni fa. I matrimoni si fanno in due e in questa storia non vedo né lo sposo, né la sposa”.
È stato un intervento necessario per gettare acqua sul fuoco acceso dalla – involontaria? – fuga in avanti di Cirielli o mette in luce all’interno della coalizione una serie di correnti di pensiero? Da un lato c’è chi, dal primo momento, ha preteso che il profilo sul quale si convergerà dovrà essere necessariamente di espressione di centrodestra, dall’altro – vedi Rotondi – c’è chi non ha mai chiuso la porta a Festa, con dichiarazioni sempre più sibilline: “Gianluca Festa è una persona perbene, stimata in città, ha un pensiero di sinistra ma ci sono – afferma il deputato irpino – dei punti di contatto e dire che è vicino al centrodestra è ingiusto. Il candidato lo deciderà la classe dirigente”. L’unica certezza è che la coalizione irpina ha intenzione di replicare il “modello di centrodestra” che si è rivelato vincente alle politiche nazionali dello scorso settembre. Ma, al momento, oltre alle bizze sul candidato sindaco, non sembra esserci una chiara visione sul da farsi, anche per quanto riguarda le tempistiche entro le quali chiudere il discorso nomine. Si parlava di un annuncio entro l’estate, che ormai è alle porte, e ancora tutto tace.