Potrebbe essere una giornata di svolta per le elezioni nei piccoli Comuni. Nel Consiglio dei Ministri convocato per le 18 di oggi, sarà discussa anche la bozza del decreto che prevede una vera rivoluzione nei limiti di mandato per i sindaci.
Secondo le prime indiscrezioni, per i centri con un numero di abitanti inferiore o uguale a 5mila ci sarà l’abolizione di ogni limite, mentre per quelli fino a 15mila abitanti si aprirà alla possibilità per un terzo mandato. Nel primo caso ci sarà chi potrà diventare sindaco a vita – ovviamente essendo rieletto ogni cinque anni -, mentre nel secondo ci sarà un’altra chance di rielezione per i primi cittadini che hanno intenzione di non lasciare dopo 10 anni di amministrazione. Il provvedimento modifica l’articolo 51 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali.
Una proposta che era stata avanzata già più di un anno e mezzo fa dalla legge Pella, che prende il nome da Roberto Pella, deputato di Forza Italia e vicepresidente vicario dell’Anci, che è poi stata integrata e modificata.
Ancora nulla di nuovo sul fronte terzo mandato per i presidenti delle Regioni che sono chiamate al voto nei prossimi anni. Da Luca Zaia della Lega a Vincenzo De Luca de Partito Democratico, il coro verso un superamento dei limiti è trasversale. Soprattutto, quando in ballo c’è una sopravvivenza politica.