E’ stato un omaggio commosso quello che la comunità di Sant’Angelo dei Lombardi ha rivolto al preside Romualdo Marandino, scomparso nei giorni scorsi. Gremita la cattedrale per l’ultimo saluto all’umanista e dirigente scolastico illuminato. Ad officiare la cerimonia Padre Tarcisio Gambalonga che ha posto l’accento sul suo sguardo sempre attento ai giovani, espressione dell’humanitas, “Un uomo di speranza con lo sguardo di chi tiene vive le radici della storia per assicurare un futuro alle nuove generazioni”, convinto del ruolo cruciale della cultura per rilanciare i territori. A ricordare Marandino anche la figlia Antonella e i tanti amici, da Rodolfo Salzarulo a Giovanni Ferrante che hanno ripercorso il ruolo cruciale rivestito dallo studioso nella guida del liceo De Sanctis e nelle vesti di promotore di iniziative culturali, dalle riviste Humanitas Nova e Grammata al Centro europeo della latinità. Tra i banchi anche tanti dirigenti scolastici come Gerardo Vespucci, Vincenzo Lucido, Pellegrino Garofalo, Cecilia Colombini e una delegazione di studenti del De Sanctis, scuola che Marandino ha saputo valorizzare facendone un modello non solo per il Sud ma per l’intero paese.
“L’Alta Irpinia – sottolinea Vespucci – perde uno dei figli migliori, ed anche io perdo una parte non trascurabile della mia vita, professionale ed umana insieme: la nostra condivisione di idee ed azioni iniziò nel lontano 1992 con il liceo scientifico di Guardia dei Lombardi ed è durata oltre il 2007, allorquando lasciai l’Istituto Superiore De Sanctis di Sant’Angelo dei Lombardi – dove ero il suo vicepreside – per andare a dirigere l’Istituto Superiore Maffucci di Calitri. In questi oltre 15 anni ne abbiamo realizzato di cose che a raccontarle ci vorrebbe un intero libro: ricordo l’inizio nel 1993 con il progetto Europeo Scuola Ambiente con il Distretto scolastico Alta Irpinia, che ci portò in Spagna nella Valle del Tietar e in Irlanda nel Wexford Meridionale per approfondire le tematiche comuni alle zone rurali e a rischio declino; e ricordo la fine, nel 2007, allorquando – tra mille progetti PON – si diede fine al peregrinare del liceo di Caposele, a cui si destinò la sede dove attualmente è collocato. Credo di essergli stato sempre accanto con lealtà e condivisione delle scelte più grandi, sebbene io lavorassi ( con lui, da Fiduciario) a Caposele: come quando si decise di aggregare Caposele da Calitri a Sant’Angelo nel 1995-96 ed attivare il liceo Brocca socio psico pedagogico a Caposele e quello scientifico tecnologico a Sant’Angelo già nel 1996-97.”