Il governo è intenzionato a individuare le date per le prossime consultazioni amministrative e referendarie “in modo da conciliare la più ampia possibilità di partecipazione dei cittadini con le esigenze di continuità dell’attività didattica nelle scuole sedi di seggio elettorale”.
Lo rende noto Palazzo Chigi, a proposito dell’incontro di ieri pomeriggio tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e una rappresentanza dei comitati promotori dei referendum abrogativi su lavoro e cittadinanza composta, tra gli altri, dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, e dal segretario di +Europa, Riccardo Magi. L’esecutivo fa inoltre sapere che è in corso “una valutazione sulla possibilità di votare in due giorni (domenica e lunedì) anziché, come previsto dalla normativa vigente, in un solo giorno”.
Inoltre, il governo sta analizzando “le modalità tecniche per consentire il voto dei ‘fuori sede’”. In relazione alla richiesta di garantire il rispetto delle norme sulla “par condicio”, il governo ha ricordato come le maggiori competenze ricadano “sulla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi e sull’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni” e ha comunque assicurato che “saranno adottate tutte le iniziative necessarie da parte del Dipartimento per l’informazione e l’editoria”.