Sarà il Circolo della Stampa ad accogliere martedì 10 giugno, alle 17,30, la presentazione della nuova edizione di “Edipo. Per una genealogia dell’umano”, pubblicata da Penza. Presiede e introduce Filomena Marino. A portare i propri saluti Luca Nacca. A confrontarsi sul volume i professori Maria Raffaella Manzo, Giovanni Sasso e Giovanni Tranfaglia. E’ lo stesso Anzalone a sottolineare la volontà di “delineare una genealogia dell’umano concentrata nel tentativo di rispondere a queste domande: come è che l’uomo è diventato uomo? Da Darwin in poi si dice che l’origine dell’uomo dipende dall’evoluzione di una scimmia attraverso una serie di passaggi intermedi. Ma pure moltiplicando la serie degli esseri antropomorfi, resta sempre il problema dell’ “anello mancante. Nel mito di Edipo noi abbiamo un essere metà uomo e metà animale, la Sfinge che simboleggia il passaggio dall’animale all’uomo, che propone l’indovinello delle tre età: “chi è quell’animale che la mattina cammina a quattro zampe, a mezzogiorno a due, la sera a tre?”. Nessuno sa rispondere, Edipo sa rispondere, scioglie l’enigma dicendo: “È l’uomo”. L’uomo non muore come l’animale, che perisce, cioè “muore senza saperlo”, ma la sua morte è “perire sapendolo”.