E’ il Comune più divertente d’Italia. Con gli amministratori più allegri di sempre: litigano ma poi fanno pace; fanno la giunta e poi la disfano, per poi rifarne subito un’altra più bella di quella di prima; fanno gli scherzetti ai consiglieri di opposizione, facendogli credere di poter governare insieme, ma poi fanno una pernacchia e li lasciano seduti lì dove stavano; stringono accordi in campagna elettorale con quelli del Patto Civico per vincere al ballottaggio, ma poi li lasciano fuori dalla porta per tutto l’inverno a prendere freddo: ogni tanto si apre una porticina, ma solo per dare una pacca sulla spalla e per dire “grazie per l’appoggio esterno, ma all’esterno dovete rimanere”.
Come si fa a non apprezzare una classe dirigente così dinamica, così fresca… Come si fa a non ammirare le evoluzioni artistiche della sindaca Laura Nargi, dell’ex sindaco Gianluca Festa, dei loro consiglieri comunali che in tutto assommano a 20, divisi in quattro gruppi, equamente divisi tra ‘nargiani’ e ‘festiani’: Siamo Avellino e Coraggio per Avellino con la sindaca, e Davvero e W la Libertà con l’ex sindaco.
Come si fa a non empatizzare con i sette assessori festiani che hanno dovuto lasciare il posto, e lo stipendio, per “spirito di gruppo” e per consentire ai rispettivi leader di poter (ri)litigare per poi poter rifare pace. L’altro giorno, proprio per rimediare al vuoto lasciato dai sette, la sindaca ha nominato tre nuovi assessori: “Sono tutte e tre persone di mia fiducia”, ha detto Nargi. E visto che lo scopo è ‘rifare pace’, le ha scelte tra la cerchia di amici che ha in comune con Festa. Tanto che qualcuno dei consiglieri di ‘Coraggio per Avellino’, gruppo formato da 4 ex festiani, è rimasto spiazzato: ma come? noi passiamo con Nargi per depotenziare Festa e lei continua a dare posti di potere agli amici di Festa?
Ma tranquilli, mica è detto che la pace sarà siglata davvero: Festa potrà sempre dire che al tavolo delle trattative lui ha chiesto il reintegro di tutti e sette i suoi assessori (quelli che hanno perso il posto per spirito di gruppo), e quindi potrà rifiutare gli altri quattro posti in giunta che Nargi gli vuole offrire, e potremo tornare a parlare di “scioglimento del Consiglio” e di “voto anticipato”. O dell’altrettanto caciaresco “governo di salute pubblica”, con i festiani all’opposizione e l’opposizione al governo insieme a Nargi. Intanto la giunta ‘minima’ c’è: fino a metà mese si può continuare a fare festa. E a dare pacche sulle spalle al Patto CiNico.