La battaglia per la legalità del commissario straordinario del Comune di Avellino, Giuliana Perrotta, corre di pari passo con la massiccia spending review che sta attuando per risanare le casse comunali. Lo testimonia l’intervento che la commissaria ha svolto nell’ambito della Due Giorni del Corriere dell’Irpinia: in occasione della prima giornata, ieri mattina a Villa Amendola, ha infatti illustrato quelle che sono alcune delle azioni concrete che si possono realizzare per rendere più trasparente e più sicura la gestione del Comune. In particolare si è soffermata sulla figura del Rul, il responsabile unico della legalità, che a suo parere potrebbe ricoprire un ruolo fondamentale.
Si tratta di una figura alla quale lei aveva già pensato in passato, nel corso della sua carriera e dei suoi incarichi svolti in diverse città italiane, e che nel frattempo è stata anche già adottata in alcuni altri settori pubblici: una figura a cui faccia capo il controllo finale di tutti gli atti ‘sensibili’ prodotti nei pubblici uffici del Municipio di Avellino. Questa mossa rappresenterebbe un passo concreto e tangibile per arginare quella corruzione strisciante e sempre più invasiva che nei decenni ha compromesso la fiducia nelle istituzioni e nei loro rappresentanti.
Uno strumento che si andrebbe ad affiancare ad altre azioni concrete già attuate dal commissario in questi primi mesi alla guida del Municipio di Avellino, come per esempio la riorganizzazione delle macroaree in cui sono divisi gli uffici e i settori comunali e la razionalizzazione degli incarichi (fino ad oggi sono stati almeno tre i contratti di collaborazione non rinnovati a dipendenti comunali e uno il contratto rescisso con uno dei dirigenti comunali assunti durante la consiliatura Nargi).
Più in generale, nel suo intervento alla Due Giorni del Corriere dell’Irpinia, il commissario straordinario ha voluto trasmettere un messaggio: oltre alle parole e alle buone intenzioni che regolarmente vengono declamate dagli addetti ai lavori, è possibile agire in concreto con provvedimenti mirati ed efficaci. E se anche la figura del Rul (responsabile unico della legalità) non dovesse trovare una concreta attuazione legislativa a causa di resistenze all’interno della farraginosa macchina burocratica italiana, è già una vittoria poter avere alla guida del Municipio una persona che dà il buon esempio e che lancia il prezioso segnale di voler tendere nella direzione della legalità e della trasparenza, davvero.
“Prima – ha spiegato il commissario Perrotta – i protocolli di legalità ruotavano attorno al principio cardine della prevenzione. Ma dalla legge Bassanini in poi è stato progressivamente smantellato il sistema dei controlli, lasciando indietro la repressione e puntando sulla prevenzione. All’epoca ero prefetto con sede a Lecce e organizzai protocolli e iniziative arrivando a creare questa figura del Rul (scherzando dico che avrei dovuto brevettarla, visto che poi mi è stata copiata pari pari dall’Anticorruzione). Il Rul era il referente della legalità all’interno di ogni pubblica amministrazione, per supportare sul territorio quello che era il controllo della prefettura, molto depotenziato per risorse e personale, e quello della magistratura. Quindi il punto di domanda è: non è forse il caso di ricominciare a parlare di introdurre qualche cenno di controllo sulle attività degli Enti? Senza parlare poi del depotenziamento del controllo della Corte dei Conti. Che fare ora? Si è partiti da Mani Pulite, siamo andati avanti su iniziative per la prevenzione, ma ci troviamo ancora in una situazione di diffusa mancanza di legalità, quindi dobbiamo continuare a cercare nuovi soluzioni”.
Dopo l’intervento di Perrotta hanno concluso i saluti introduttivi alla tavola rotonda il presidente dell’ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli e il direttore del Corriere dell’Irpinia Gianni Festa.



