Quando un impasto diventa armonia, e una pizza cambia la musica di un quartiere
FORCELLA (Na). Ci sono storie che nascono da un forno, ma finiscono per scaldare un intero quartiere. A Forcella, tra i vicoli antichi e le case piene di memoria, Vincenzo Durante ha trovato da dieci anni la sua maniera di restare: fare la pizza e fare del bene. Non per apparire, non per i riflettori, ma per restituire. Per dare ai ragazzi di Forcella una possibilità di futuro, un’aria diversa, una nota nuova.
Per celebrare il decennale del suo 1947 Pizza Fritta, Enzo non ha pensato a un brindisi né a una festa. Ha pensato a una pizza che potesse cambiare qualcosa, anche solo un po’. L’ha dedicata a Marisa Laurito, amica sincera, simbolo di una Napoli che non dimentica la sua gente. E l’ha chiamata “Marisa”: crema di genovese, provola, pecorino, pepe e basilico. Un sapore che racconta casa, umanità, calore. Ma il vero ingrediente, quello che fa battere il cuore, è la solidarietà.
Dal 12 novembre 2025 al 6 gennaio 2026, l’intero ricavato delle pizze Marisa andrà alla Casa della Musica di Forcella, per acquistare strumenti destinati ai bambini della Piccola Orchestra di Forcella, progetto dell’Associazione L’Altra Napoli EF. Musica. Educazione. Speranza. Tra strade rumorose, traffico e silenzi pesanti, questi ragazzi potranno suonare e sognare. 
E poi c’è il momento che nessuno dimenticherà: quando Marisa Laurito è arrivata personalmente ad assaggiare la pizza che porta il suo nome. Nessuna passerella, nessun flash. Solo abbracci, sorrisi, complicità.
“È buona da morire,” ha detto Laurito. “Ma è ancora più bello sapere che da questa bontà nasceranno nuove note, nuovi sogni.”
La “Marisa” non cammina da sola: accanto a lei ci sono le pizze iconiche del locale, storie di famiglia e di quartiere: La Carmela, classica, provola, cicoli, pomodoro, pepe e basilico, dedicata alla mamma di Enzo. La Faccia Gialla, con provola, cacioricotta salata, pomodorini gialli, peperoncino e basilico, omaggio al papà Gennaro e al santo patrono di Napoli.
E le novità, nate in collaborazione con lo chef Francesco Frascione: la Sud, con ’nduja, peperone crusco, burrata e scorzetta di limone; il Cannolo di pizza, cialda fritta con ricotta di bufala, pomodorino del piennolo e gocce di cioccolato fondente.
Ogni morso, una piccola rivoluzione di gusto e immaginazione.
Dietro ogni pizza fritta c’è una storia di fatica, di strade difficili, di ragazzi che hanno trovato tra farina e olio bollente una possibilità diversa. E a Forcella, dove ogni giorno è una sfida, Enzo Durante continua a impastare riscatto con le mani, con il cuore, con la sua idea silenziosa di rivoluzione. Non ghirigori, non pose. Solo opere di bene.
Perché a Napoli, a volte, basta una pizza per cambiare la musica di un quartiere. E a Forcella, la musica nasce davvero da una pizza fritta e da un cuore grande così.



