Oggi, la Cattedrale dell’Assunta e di Modestino di Avellino è stata il cuore pulsante di una cerimonia che ha unito fede, memoria storica e solidarietà, nella celebrazione della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, e nell’anniversario dell’84° della Battaglia di Culqualber.
La giornata ha avuto un significato speciale, non solo per il ricordo dei caduti, ma anche per l’impegno che i Carabinieri rinnovano ogni giorno, nella protezione dei cittadini e nella difesa dei valori della Repubblica.
La Santa Messa, officiata dal Vescovo di Avellino Monsignor Arturo Aiello, si è svolta alla presenza del Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Angelo Zito di una rappresentanza di Carabinieri del Comando Provinciale, del Gruppo Carabinieri Forestali di Avellino e degli altri reparti speciali, nonché di alcune vedove e orfani dei militari deceduti in servizio e delle “vittime del dovere”.
Nel suo discorso il Colonnello ha sottolineato la centralità della figura della Virgo Fidelis, proclamata Patrona dell’Arma nel 1949 da Papa Pio XI.
«Oggi festeggiamo la nostra Patrona, la Virgo Fidelis, che nel 1949 Papa Pio XII proclamò padrona dell’Arma proprio per richiamare il motto dei Carabinieri nei secoli: “Fedele”. Fedele a cosa? Fedele all’impegno, fedele al giuramento fatto alla Repubblica. Fedele, in definitiva, alla responsabilità di servire i cittadini e il Paese», ha dichiarato il Colonnello Zito.«Fedele all’impegno, fedele al giuramento fatto alla Repubblica. Fedele, in definitiva, alla responsabilità di servire i cittadini e il Paese».
«Oggi ricordiamo anche l’anniversario della battaglia di Culqualber, dove un battaglione di Carabinieri si distinse con atti di eroismo», ha proseguito il Colonnello Zito. «La battaglia è stata una dimostrazione di cosa significhi tenere fede al giuramento prestato, fino all’estremo sacrificio. Oggi, guardando indietro, ricordiamo con orgoglio quei nostri fratelli d’armi che hanno dato la vita per il Paese.»
Il Vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello, ha arricchito ulteriormente il significato della giornata con il suo messaggio di vicinanza e incoraggiamento «Oggi siamo vicini ai Carabinieri, questo corpo che è deputato alla sicurezza dei cittadini e dello Stato. Siamo loro riconoscenti per il servizio che ogni giorno offrono alla comunità»
«La loro protettrice è Maria, la Vergine Fedele, e in questo giorno particolare la invocano come “Virgo Fidelis”, simbolo di quella fedeltà che è la base del loro lavoro e della loro vita. Come Chiesa, li incoraggiamo nel loro servizio, affinché possano continuare a svolgere la loro missione con coraggio, umiltà e amore per il prossimo».
Infine, il Colonnello Zito ha voluto porre l’accento sull’importanza della Giornata dell’Orfano, istituita nel 1996, che celebra il sostegno che l’Arma dei Carabinieri offre alle famiglie dei propri caduti.«Oggi è anche la “Giornata dell’Orfano”», ha detto. «Una giornata che si inserisce nell’opera nazionale di assistenza agli orfani dei militari, che è stata istituita nel 1996 per dimostrare concretamente la vicinanza di tutti i Carabinieri ai familiari dei nostri caduti. È un impegno che continua ogni giorno, perché non lasciamo mai soli coloro che hanno perso un padre, una madre, o un familiare nell’adempimento del loro dovere».



