I giudici della Decima Sezione del Tribunale del Riesame di Napoli hanno parzialmente accolto l’istanza di annullamento delle misura cautelare in carcere nei di Roberto Marino, difeso dagli avvocati Alberico Villani e Valeria Verrusio ritenuto dall’Antimafia uno dei ras della droga tra Irpinia e Sannio.
Il 51enne coinvolto in un’operazione degli agenti della Squadra Mobile di Benevento e raggiunto da una misura cautelare in carcere chiesta dalla Procura Distrettuale Antimafia di Napoli (a coordinare le indagini il pm Henry John Woodcock) ed emessa dal Gip del Tribunale di Napoli Mariano Sorrentino per concorso in un’associazione a delinquere finalizzata allo spaccio (per cui non era stata emessa misura per Marino) che da Napoli, attraverso Altavilla Irpina, riforniva le piazze di spaccio del beneventano.
Oltre all’accusa di partecipazione all’associazione, che e’ stata ricostruita dalle indagini della nei confronti di Marino e’ contestata anche quella di tentata estorsione nei confronti di un pregiudicato di Benevento. Sarebbe stato proprio Marino il mandante del raid punitivo scattato il 5 dicembre del 2022 a Benevento. Nella mattinata di quel giorno, sarebbero giunti a Benevento due giovani legati a Marino avrebbero raggiunto la vittima del raid all’interno della sua abitazione e lo avrebbero colpito, con il calcio della pistola, procurandogli una lesione refertata di 5 giorni, mentre l’altro ragazzo “vigilava” imbracciando un mitra “Uzi” . Tutto per un debito di droga, cocaina e hashish di 32.500 euro. Per questo motivo sono accusati di tentata estorsione, detenzione di armi e lesioni. Si atte il deposito delle motivazioni dell’ordinanza del Tribunale del Riesame.



