L’obiettivo del sindaco di Ariano Irpino è stato, a quanto pare, raggiunto. Enrico Franza, infatti, soltanto ieri aveva chiamato a raccolta i sindaci di Irpiniave Sannio per una dimostrazione civile, ma forte, davanti ai palazzi del potere della capitale per la questione dell’emergenza idrica. Che, ormai, non è più rimandabile. E per far capire che, il governo, non debba più avere indecisioni in merito. E, subito, è giunta l’adesione di alcuni primi cittadini, diciotto per l’esattezza,ma la lista è in aggiornamento. E, comunque, si aspetta quella di altri. Mercoledì prossimo 10 dicembre, dalle ore 11, con la fascia tricolore indosso, si presenteranno davanti a palazzo Montecitorio perché sia riconosciuto lo stato di emergenza, con un fondo straordinario da mettere a disposizione per il rifacimento e la digitalizzazione delle reti, ormai fatiscenti e obsolete, come dimostrano i vari guasti quotidiani a cui assistiamo nella nostra provincia. E non solo. Anche perché nel Sannio, o nelle regioni più vicine non è che stiano meglio. I sindaci, poi, rivendicheranno in quella occasione l’importanza di una struttura commissariale che faccia da coordinamento per la progettazione di reti e cantieri, più un riequilibrio dei trasferimenti idrici tra i territori che ne hanno più bisogno. E l’Irpinia è, sicuramente, tra quelli. Una esigenza, quest’ultima, davvero necessaria. Una nota congiunta dice:”Irpinia e Sannio chiedono risposte immediate. È tempo che l’emergenza idrica venga riconosciuta come priorità nazionale”. Ecco i diciotto sindaci dei Comuni che saranno presenti alla giornata di mercoledì prossimo a Roma: Ariano Irpino, Pietradefusi, Montefredane, Andretta, S.A.dei Lombardi, Vallesaccarda, Nusco, Cagliari, S.G.del Sannio, Solofra, Montoro, S.Potito Ultra e Aquilonia, S.Stefano del Sole, Monteverde, Conza della Campania, Atripalda e Castelbaronia. Ovviamente speriamo che se ne aggiungano altri.



