Slitta al 15 gennaio il confronto in Prefettura sulla vertenza Fonderie Pisano. Convocato in un primo momento per domani, martedì 23 dicembre, l’incontro è stato rinviato “per favorire la partecipazione in presenza di tutte le parti interessate per un chiarimento complessivo sul piano industriale, sulle garanzie ambientali e sulle prospettive occupazionali”. Il prossimo 15 gennaio alle 10.30, al centro del confronto ci sarà il piano di reindustrializzazione dell’ex ArcelorMittal. Il summit dovrebbe contribuire a fare chiarezza su un’operazione finita di recente nel mirino del sindaco di Luogosano, dei cittadini e di parte del sindacato.
Sul piatto c’è un investimento di circa 20 milioni e un piano di rilancio che, una volta a regime (entro due anni), prevederebbe il raddoppio degli attuali livelli occupazionali, al momento fermi a quota 33 dipendenti. Il nuovo progetto industriale prevede la produzione di manufatti stradali in ghisa e attività di meccanica pesante.
Tutti i 33 lavoratori a tempo indeterminato saranno riassorbiti, mantenendo inalterato il salario.
Durante la fase di ristrutturazione aziendale, i lavoratori saranno collocati in NASpI con un’integrazione economica riconosciuta dall’azienda PI.CO, che si farà carico anche di un percorso di formazione dedicato. Uno scenario non sufficiente a tranquillizzare le amministrazioni e i residenti dell’area, preoccupati per le ricadute sull’ambiente che potrebbe avere la nuova produzione.



