Un antico aneddoto racconta di un contadino di Corinto che, dopo aver letto il Gorgia di Platone, lasciò i campi e andò ad Atene per iscriversi all’Accademia; e anche di una donna, di nome Assiotea, che, dopo aver letto la Repubblica, lasciò l’Arcadia e, arrivata ad Atene, si travestì da uomo per frequentare la scuola di Platone.
Questi aneddoti ci dicono della diffusione dei dialoghi tra i contemporanei del filosofo, e ci dicono del desiderio dei lettori di entrare in contatto con l’autore silenzioso di quelle conversazioni immortali che hanno fondato la forma stessa della filosofia. Forse la capacità straordinaria della scrittura visiva e l’applicazione alla filosofia della forma retorica vennero al Platone dei dialoghi da Gorgia, il sofista di Lentini, che tutti incantava con le sue parole.
Di questo e molto altro ancora si parlerà domenica 17 marzo, con la Prof.ssa Lidia Palumbo (Università Federico II) presso la Sala Archi del complesso monumentale di Santa Chiara, in via Regina Margherita a Solofra. La rassegna è a cura di Piera De Piano con la direzione artistica di Enzo Marangelo.