“La vita indipendente delle persone con disabilità: il progetto dell’AVIC A05”, un’ iniziativa volta a raccontare esperienze e fare il punto sulla vita indipendente in Campania. Incontro tenuto questa mattina al centro sociale Madre Teresa di Calcutta, ad Aiello del Sabato.
Ha partecipato Lucia Fortini, assessore alle Politiche sociali della Regione Campania.
“Lo sforzo più grande è insegnare agli ambiti a progettare insieme alle persone con disabilità – afferma Fortini– perché questa è la criticità maggiore che incontriamo. Aumenta la povertà, lo vediamo con la mensa dei poveri, con la Caritas. Come si può intervenire su quell’ambito territoriale, la Regione più volte ha cercato di prendere provvedimenti anche drastici e, naturalmente, facciamo un passo indietro nel momento in cui il tribunale dice che invece le cose dovevano andare in quella direzione. Non è mai stato un fatto personale, né politico. Si tratta di dare servizi a persone con difficoltà, un ambito con numerose criticità. Se gli ambiti territoriali non riescono a certificare, le risorse vengono tagliate. Dal Ministero non trasferiscono le risorse se non certifichiamo la spesa al 100%. Risorse che ci sono, ma serve costruire progetti per le persone con disabilità. Per questo l’idea che avevamo avuto anche nell’osservatorio delle persone con disabilità, insieme anche alla stessa Maria Rosaria Duraccio, era immaginare un bando con risorse del fondo sociale europeo, rivolto al terzo settore, della Cooperazione, che aiuti gli ambiti territoriali a progettare: questa è la vera criticità.
“La vita indipendente è un concetto ancora poco diffuso e non prioritario, sia da parte degli enti locali che dagli stessi cittadini – sostiene Rosaria Duraccio, presidente di Mo.V.I.Ca. e coordinatrice dell’AVIC A05 – Esperienze come quelle delle agenzie di vita indipendente che abbiamo realizzato in Campania, devono essere da stimolo per le istituzioni per incrementare i fondi dedicati, in modo che le esperienze possano aumentare sia in qualità che quantità. Anche per questo abbiamo scelto di far raccontare le esperienze dalla viva voce dei beneficiari”, conclude.